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PENSIONI: NESSUN AUMENTO DEI REQUISITI PER IL BIENNIO 2023/2024

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PENSIONE DELLE FORZE ARMATE, COMPRESA L’ARMA DEI CARABINIERI, DEL CORPO DELLA GUARDIA DI FINANZA, DELLE FORZE DI POLIZIA AD ORDINAMENTO CIVILE E DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO – PER IL BIENNIO 2023/2024 C’È LA CONFERMA CHE I REQUISITI PER LA PENSIONE NON AUMENTERANNO.

Articolo a cura del 1° Lgt. in pensione Antonio Pistillo

Nel precedente articolo del 6 settembre 2021, era stato analizzato l’impatto che la pandemia avrebbe potuto avere sulla previdenza, ipotizzando che i requisiti per il diritto alla pensione per biennio 2023/2024 e 2025/2026 non sarebbero stati modificati.

Con la pandemia, secondo i primi dati diffusi dall’Istat a settembre, l’aspettativa di vita ai fini pensionistici era scesa di 3 mesi e, pertanto, era presumibile che i requisiti per il diritto alla pensione per il biennio 2023/2024 non sarebbe aumentati e che il credito dei 3 mesi potesse influire anche sull’adeguamento del biennio 2025/2026.


L’articolo terminava con gli specchi dei nuovi requisiti previsti per la maturazione del diritto e del trattamento della pensione a seguito della suesposta ipotesi.


Oggi il 22° rapporto elaborato dalla Ragioneria Generale dello Stato che aggiorna al 2021 le previsioni di medio-lungo periodo della spesa
 pensionistica, certifica il blocco dell’aspettativa di vita per il biennio 2023 /2024 e, pertanto, i requisiti per diritto alla pensione previsti fino al 31/12/2022 rimarranno inalterati fino al 31/12/2024.

Ovviamente, l’ultimo rapporto non va oltre le valutazioni del biennio 2023/2024 e, pertanto, con le successive tabelle si indicano i requisiti previsti nel tempo conformi a quanto previsto dal rapporto stesso, anche se, come già descritto nell’articolo del 6 settembre, sarà molto probabile che lo stesso blocco possa esserci anche per il biennio 2025/2026.

Quanto sopra non è ancora ufficiale, ma entro la fine dell’anno sarà formalizzato con l’emanazione del decreto interministeriale che, sulla base delle medie ISTAT, fisserà l’adeguamento per il biennio 2023-2024.

 

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