ANCONA – Non c’era nessuna sciabola nell’armadio di casa Giacconi, nessuna minaccia che potesse preoccupare Antonio Tagliata.
E’ quanto hanno accertato questa mattina, con un sopralluogo nell’appartamento di via Crivelli, i carabinieri del Reparto operativo, incaricati dal magistrato di accertare se davvero Fabio Giacconi, ex sottufficiale dell’Aeronautica, custodiva in casa la sciabola d’ordinanza. Antonio Tagliata, reo confesso dell’omicidio dei genitori della sua fidanzatina di allora, durante gli interrogatori ha raccontato di aver aperto il fuoco quando, al culmine di una lite, il papà della 16enne si è alzato di scatto dirigendosi verso l’armadio in cui teneva la sciabola. “Temevo che potesse farmi del male, ero terrorizzato da lui”. Ma nell’armadio non c’era alcuna sciabola.