La parlamentare di Italia Viva, Giuseppina Occhionero, ha depositato una interrogazione parlamentare sul sistema di avanzamento al grado superiore dei militari italiani.
OCCHIONERO. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che: il personale militare ha un trattamento economico fisso e accessorio legato ai gradi rivestiti per i quali sono richiesti professionalità e adeguati standard di rendimento in servizio e i gradi e le promozioni si conseguono per alcune categorie attraverso l’anzianità maturata e per altre anche attraverso un sistema di avanzamento definito «a scelta», o per terzi, ovvero per valutazioni dei periodi utili a conseguire la funzionalità gerarchica del grado superiore; gli avanzamenti tra i vari gradi e ruoli avvengono solo dopo la chiusura della documentazione caratteristica a fine anno, l’esame dei libretti personali dei militari da parte delle commissioni di avanzamento e successivamente inviati alla direzione generale per il personale militare per essere posti al vaglio della commissione di disciplina, al fine verificarne i requisiti di buona condotta che, altrimenti, inciderebbero negativamente sulla eventuale promozione al grado superiore.
Infine, si procede all’emanazione dei decreti di avanzamento che permettono ai militari di indossare il nuovo grado e, quindi di aver diritto al relativo trattamento economico riferito alla promozione;
tale sistema di valutazione, ad avviso dell’interrogante farraginoso e burocratizzato, incide negativamente sul personale, in quanto il tempo necessario per espletare tutto l’iter illustrato, è in alcuni casi di circa tre anni dal giorno in cui si maturano i requisiti alla promozione fino a quello in cui viene conferita;
questo ritardo comporta una grave perdita del trattamento economico accessorio maturato durante il tempo di attesa, poiché questo viene elargito in base al grado rivestito al momento della prestazione lavorativa e, a parte gli straordinari, non viene rivalutato in fase di elargizione degli arretrati;
da circa tre anni la Rappresentanza militare ha chiesto di introdurre alcuni criteri meritocratici nel Fondo di efficienza dei servizi istituzionali che premiano la produttività dei gradi e qualifiche apicali del personale, ma questo incremento retributivo non viene percepito, in quanto, proprio a causa dei ritardi degli avanzamenti tra gradi, il personale, pur avendone diritto, in quanto ha maturato l’anzianità ma non rivestendo sulla spallina il grado, non può avere il quantum stanziato;
questo sistema di valutazione incide negativamente e pesantemente sul trattamento economico del personale sia nell’immediato e sia sulla maturazione della previdenza –:
se intenda intraprendere ogni iniziativa utile volta a garantire l’attribuzione del nuovo grado al personale sottufficiale e graduato entro 9 mesi dalla data di maturazione del diritto in subordine alle successive valutazioni disciplinari che sono comunque in capo al valutando;
se reputi congruo il tempo che al momento viene impiegato per l’emanazione del decreto finale;
quali iniziative intenda assumere per evitare che il personale militare perda dei compensi monetari a causa delle lungaggini burocratiche attualmente in atto e in netta controtendenza con quanto il Governo sostiene in termini di velocizzazione burocratica, digitalizzazione della pubblica amministrazione snellimento delle procedure amministrative. (5-07066)