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NSC Carabinieri, Nistri: il timore del confronto sindacale non può penalizzare la categoria

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“Leggiamo le dichiarazioni del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Giovanni Nistri, in merito alla preoccupazione sull’organizzazione futura dei servizi che non potrebbero essere ‘negoziabili’ nemmeno quando i sindacati saranno operativi, rilasciate nell’ambito dell’audizione tenuta oggi in Commissione Difesa del Senato in relazione al disegno di legge n. 1893 sulla libertà sindacale dei militari, e ne rimaniamo sconcertati oltre che dispiaciuti”


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Queste le parole del Segretario Generale del Nuovo Sindacato Carabinieri, Massimiliano Zetti, che rivendica il giusto diritto alla tutela del personale militare, così come riconosciuto da una sentenza della Corte Costituzionale.

“Non solo sono fuori luogo e fuori tempo, ma da quanto dichiarato comprendiamo ancor meglio quanto sia distante la volontà dell’Arma dal volere un leale e costruttivo confronto con i sindacati che, nonostante le ritrosie degli apparati, già esistono e saranno sempre più partecipi alla vita dei militari!” ha proseguito Zetti.

“Evidentemente si vuol oscurare quanto già accade nella Polizia di Stato, titolare dell’Ordine e della Sicurezza pubblica, ove i sindacati operano da oltre trent’anni senza il benché minimo risentimento per il servizio e la sicurezza, sia dei poliziotti che dei cittadini! Come abbiamo sempre sostenuto, il sindacato potrà aiutare l’amministrazione ad evolvere e migliorare, soprattutto anche alla luce dei recenti fatti di cronaca in cui sono coinvolti dei Carabinieri, emersi a macchia di leopardo, rischiando di oscurare il silenzioso ma operoso lavoro che migliaia di colleghi svolgono ogni giorno, nelle situazioni più disparate.”

“Le esternazioni del Comandante Generale” conclude Zetti “ci fanno capire che nonostante il disegno di legge non accolga la maggior parte delle nostre istanze, rischiando di creare una dicotomia con la Polizia di Stato, il timore di un confronto su tematiche strettamente attinenti alla vita del militare sia elevato non tanto per la natura degli istituti ma perchè si metterebbe fine ad una oligarchia decisionale che spesso è autoreferenziale e poco funzionale:il NSC è pronto ma, evidentemente, l’Arma ancora no!”

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marco moroni
segretario generale aggiunto
nuovo sindacato carabinieri


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