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NAPOLI, IL SAPPE CHIEDE AL SENATORE MATTEO SALVINI PROVVEDIMENTI PER I POLIZIOTTI PENITENZIARI

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Nel corso della visita odierna al carcere Secondigliano di Napoli, il segretario della Lega senatore Matteo Salvini ha incontrato una rappresentanza di aderenti al Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, guidati dal segretario generale Donato Capece:

Abbiamo chiesto a Salvini di impegnare il Governo – per il bene nazionale – ad assumere provvedimenti urgenti a tutela della Polizia Penitenziaria. In pochi giorni abbiamo visto celle incendiate a Bergamo e Civitavecchia, aggressioni a Perugia e Cassino, violenze a Marassi e Pontedecimo. Con questo governo, evidentemente, i detenuti evidentemente sono convinti non di essere in carcere a scontare una pena ma in un albergo, dove possono fare ciò che preferiscono…”.

Capece evidenzia che “gli eventi critici contro gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria sono aumentati in maniera spaventosaSiamo passati dalle 378 aggressioni agli Agenti del primo semestre 2019 ai 502 del successivo semestre, dai 737 ai 1.119 telefonini rinvenuti e sequestrati ai detenuti, dalle 477 minacce-violenze-ingiurie alle 546, dalle 3.819 alle 4.179 manifestazioni di protestaSenza dimenticare le recenti rivolte in oltre trenta strutture detentive sull’intero territorio nazionale, con circa 60 poliziotti penitenziari feriti e contusi, 13 detenuti morti per abuso di farmaci (9 a Modena e 4 a Rieti), interi Reparti detentivi devastati, incendiati e distrutti, Agenti sequestrati, maxi evasioni, fuoco e fiamme un po’ ovunque.

 E tutto questo in assenza di provvedimenti utili a garantire la sicurezza e l’incolumità del personale di Polizia Penitenziaria”.

Per il SAPPE anche il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha gravi responsabilità: Il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede è sempre più distante dalla ‘sua’ forza di Polizia, la Polizia Penitenziaria. Non ha indicato una soluzione concreta per fermare questa spirale di violenza:

anzi, sembra che le proposte per rivedere i circuiti e le norme dell’ordinamento penitenziario, a partire dalla vigilanza dinamica delle carceri che è alla base di tutta questa violenza inaccettabile, siano state abbandonate in qualche cassetto polveroso del Ministero.

A Salvini, oggi a Secondigliano, abbiamo dunque chiesto un netto cambio di passo nelle politiche penitenziaria del Paese.”, conclude Capece.

Roma, 25 agosto 2020

Dott. Donato CAPECE – segretario generale SAPPE 

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