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La Stazione dei Carabinieri di Trebisacce e tutta la “Benemerita” è in lutto per l’improvvisa e prematura scomparsa del Maresciallo-Luogotenente Vincenzo Bianco, 57 anni, originario di Rotondella (MT) Comandante della Stazione dei Carabinieri di Trebisacce. Lo ha sottratto all’affetto dei suoi cari, e di quanti lo hanno conosciuto e apprezzato per la competenza e la passione con cui ha sempre svolto la sua professione di servitore dello Stato, un improvviso e grave problema di origine cardiaca che i Sanitari non sono riusciti a neutralizzare.
Inutile, infatti, e forse anche tardivo, si è rivelato l’intervento chirurgico all’aorta a cui lo hanno sottoposto nella mattinata di venerdì 9 febbraio i Sanitari del Sant’Anna di Catanzaro dove il Comandante Bianco è arrivato dopo essere passato dagli ospedali di Castrovillari e di Cosenza. Una morte, anche quella del Luogotenente Bianco, determinata dalla complicanza di un problema cardiologico che, come quella di tanti altri pazienti che ci hanno rimesso la vita, se affrontato sul posto e con immediatezza, forse avrebbe potuto salvargli la vita e che oggi dovrebbe dunque scuotere le coscienze di quanti hanno avuto ed hanno responsabilità nella politica sanitaria che hanno tolto all’Alto Jonio il suo presidio sanitario e in particolare la Cardiologia-Utic che tante vite umane ha salvato nel corso di circa 40 anni di vita del “Chidichimo”.
La notizia dell’improvvisa scomparsa del Maresciallo Bianco, giunto a Trebisacce nel 2013 dopo aver rivestito l’incarico di Vice-Comandante della Tenenza dei Carabinieri di Cassano Jonio nel corso del quale si è guadagnata la cittadinanza onoraria della Città delle Terme e durante il quale ha collaborato a due operazioni di polizia di grande rilevanza come “Sibarys” e “Omnia” coordinata dalla DDA di Catanzaro che hanno portato all’arresto di oltre 140 pregiudicati, indiziati di estorsioni, usura, truffa e traffico di stupefacenti. E anche nella cittadina jonica il Maresciallo Bianco, servitore dello Stato integerrimo e determinato e persona affabile e cordiale nella sua vita privata, è stato molto apprezzato sia per la professionalità che per le sue genuine doti umane.
In tanti, infatti, appresa la notizia, gli hanno manifestato sul web stima e riconoscenza. Per tutti valgano le parole di un Carabiniere che ha avuto modo di conoscerlo da vicino che ha scritto: «Nessuno di noi, caro Comandante, avrebbe mai immaginato che questo giorno sarebbe arrivato così all’improvviso e che saremmo stati qui a ricordare insieme la bella persona che sei, il tuo coraggio e la tua determinazione, il tuo entusiasmo e la tua forza, la tua grinta e la tua allegria. Grazie per tutti i consigli che ci hai dato, rimarrai sempre nei nostri cuori e io personalmente ti vorrò sempre bene, ricordalo!».
Pino La Rocca