Militari dell’Esercito e della Marina, in tutto una quarantina di uomini, lavorano assieme a funzionari dei servizi segreti in Libia, anche nelle basi del generale Khalifa Haftar, l’ex ufficiale gheddafiano che nei giorni scorsi ha rifiutato di riconoscere il governo di Tripoli di Fayez al Sarraj e di collaborare con l’inviato dell’Onu Martin Kobler.
Lo riferisce oggi il quotidiano la Repubblica, spiegando che la prima grande missione congiunta tra servizi di sicurezza italiani e ministero della Difesa è in corso ormai da settimane.
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