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Militare infetto da coronavirus. Le Iene raccolgono testimonianze

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Dopo la notizia del contagio del militare dell’Esercito in servizio a Milano , “Le Iene” hanno intervistato alcune persone vicine al militare. La puntata integrale verrà trasmessa questa sera e, per la prima volta,  verrà mandata in onda senza la presenza del pubblico. Non era mai accaduto in 24 anni.

Il militare – si apprende dal sito de ” Le Iene” era impiegato nell’operazione Strade Sicure, ma si trovava nella propria abitazione da alcuni giorni, precisamente dallo scorso mercoledì.

Il militare si è sentito male mentre era a casa a Cremona, Iene.it ha parlato con persone vicine ai suoi colleghi. Tra paura e speranza, ecco che cosa ci hanno raccontato: “La notizia all’una di notte, aspettiamo il risultato dei tamponi”

“All’una di notte è arrivata la notizia: un soldato era stato contagiato dal coronavirus”. Inizia così la testimonianza raccolta da Iene.it sulla vicenda del militare che è risultato positivo al Covid-19. Il soldato, impegnato nell’operazione Strade Sicure a Milano, ha lavorato in questo periodo in ufficio. “Hanno fatto sapere ai colleghi che sarebbe arrivata una squadra da Roma perché risultava un positivo in caserma. Sono dovuti rimanere in caserma in attesa dei tamponi”, racconta una persona che li conosce. ↓



La notizia del contagio di un militare impegnato nell’operazione Strade Sicure è stata data dall’esercito stesso, che ha assicurato di aver già “disposto tutte le misure a tutela del personale”. Una versione, quella delle nostre forze armate, che ci è stata confermata dal nostro testimone, che vuole restare anonimo: “Hanno fatto in giornata il tampone a 18 dei colleghi che sono stati direttamente a contatto con lui. Finché non si sapranno gli esiti, dovranno rimanere tutti lì”. Una sorta di quarantena dunque, a protezione dei cittadini e degli altri militari.

Assieme alla speranza di un esito negativo dei tamponi, però, c’è la naturale paura di un contagio: “Pochi giorni fa alcuni militari sono stati in congedo e sono tornati a casa. Speriamo che non ci sia stato alcun contagio nel frattempo, perché fino a che non ci sono i sintomi non è possibile sapere nulla: magari hanno famiglia e figli, sono andati in una pizzeria, hanno incontrato altre persone”. Per i soldati potrebbe esserci la quarantena ad aspettarli.

“Solo al pensiero che uno possa essere contagiato, si sta in ansia e con la paura. Immaginatevi dover rimanere fermi in attesa di sapere l’esito un tampone”. E questo potrebbe essere il pensiero anche di tante famiglie i cui figli, mogli, mariti si dedicano alla nostra sicurezza e che in questo momento si trovano ad affrontare anche questa sfida. Noi tutti, ovviamente, facciamo un grande in bocca al lupo al militare malato e a tutti i suoi colleghi.



Noi de Le Iene stiamo seguendo fin dall’inizio i casi di contagio da coronavirus in Italia, e di questo vi parleremo anche martedì dalle 21.20 su Italia1. I numeri fino ad ora sono impietosi: il numero dei morti è arrivato a sei e i contagiati sono almeno 229, di cui più di 150 solo in Lombardia. Sono molte le misure che sono state prese per cercare di contrastare la diffusione del contagio e anche noi ci siamo adeguati a queste disposizioni: martedì 25 e giovedì 27 infatti, per la prima volta in 24 anni, saranno in onda senza il pubblico in studio.






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