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Militare della Marina morto per amianto,i giudici:vittima del terrorismo

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E’ stato equiparato ad una vittima del terrorismo e della criminalità organizzata un militare della Marina Militare, Capitano di Vascello del Genio Navale, morto per mesotelioma pleurico, dopo 32 anni di servizio, e una lunga esposizione all’amianto.
Non solo vittima del dovere, quindi, ma anche vittima di uno Stato che non ha saputo tutelarlo durante la sua carriera professionale al servizio del suo Paese, esponendolo a condizioni di vita e lavoro che hanno segnato il suo destino. Con una sentenza che farà giurisprudenza, il Tribunale di Cagliari ha condannato il Ministero della Difesa a pagare in favore di tutti i familiari del militare deceduto l’assegno vitalizio di 500mila euro al mese, come previsto per le vittime del terrorismo; ovvero quasi il doppio rispetto all’importo che era già stato riconosciuto dal Ministero (pari a 258 euro circa) dovuto alle vittime del dovere.

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