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Militare condannato a 6 mesi per essersi rifiutato di andare in licenza Assolto dalla Corte Militare di Appello

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Militare condannato a 6 mesi di reclusione per essersi rifiutato di andare obbligatoriamente in licenza . La Corte Militare di Appello ribalta la sentenza e lo assolve da tutte le accuse

Un Caporale Maggiore Scelto dell’ Esercito Italiano è stato condannato a 6 mesi di reclusione dal tribunale militare di Verona per essersi rifiutato di andare obbligatoriamente in licenza. Ne da notizia sul proprio profilo facebook, l’avvocato Leonardo Bitti .



Il Militare , da quanto si apprende dai  capi d’ imputazione resi noti da Bitti, nell’estate del 2017 sarebbe stato accusato  di “disobbedienza continuata e aggravata per essersi rifiutato,  si legge nel capo di accusa, di obbedire all’ordine,  attinente al servizio e alla disciplina, di non presentarsi sul luogo di lavoro, di  non permanere e di  allontanarsi dalla caserma.



L’ordine sarebbe stato impartito da tre superiori, un Maresciallo, un Capitano e un Tenente Colonnello. Il Tribunale Militare di Verona, nell’aprile del 2018, aveva condannato il militare alla pena di mesi sei di reclusione. Di tutt’altro avviso la Corte Militare di Appello, che nella sentenza pubblicata lo scorso 12 febbraio, ha assolto il Caporal Maggiore Scelto “perché il fatto non sussiste”. L’avvocato Leonardo Bitti ha commentato cosi il dispositivo di sentenza:

Un’altra bellissima sentenza che mette luce su una questione avvolta da sempre da una cortina fumogena… Militare condannato in primo grado a 6 mesi di reclusione militare, per essersi rifiutato di andare obbligatoriamente in licenza. Viene proposto appello presso la Corte Militare D’appello e vengono accolte interamente le motivazioni della linea difensiva, ribaltando integralmente la sentenza di condanna di 1* grado ed è stato assolto perché il fatto non sussiste…
Auguri Francesco Romagnino
Semper ad maiora.
P.s. Dopo questa sentenza, giusto per rispondere ai tanti chiacchieroni e venditori di fumo, posso affermare con orgoglio che il 100% delle cause penali militari trattate nel 2018 sono state definite con formula assolutoria.

 

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