Notte di alta tensione, nel carcere minorile Beccaria di Milano.
“Stanotte c’è stata in rivolta che ha coinvolto molti detenuti”, spiega Alfonso Greco, segretario regionale per la Lombardia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.
“Alcuni detenuti, dopo la mezzanotte, hanno dato fuoco ai suppellettili della cella e, una volta usciti, hanno devastato tutto buttando giù blindi e spaccato finestre.
Al Beccaria erano presenti solo 4 unità di Polizia Penitenziaria e sono stati richiamati in servizio alcuni agenti per ripristinare l’ordine e la sicurezza dell’istituto minorile.
Sono intervenuti i pompieri e altre forze di Polizia. Una devastazione completa e, fortunatamente, non ci sono feriti né tra i minori e né tra il personale di Polizia Penitenziaria. Il tutto sembrerebbe nato per futili motivi. Attualmente i minori sono ristretti in celle senza blindo e sembra che tutti i detenuti maggiorenni presenti al Beccaria saranno trasferiti”.
Per Donato Capece, segretario generale SAPPE, “da anni, specie da quando la politica ha deciso che anche i maggiorenni fino a 25 anni possono essere ristretti nelle carceri minorili, abbiamo chiesto inutilmente ai vertici del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità che le politiche di gestione e di trattamento siano adeguate al cambiamento della popolazione detenuta minorile, che è sempre maggiormente caratterizzata da profili criminali di rilievo già dai 15/16 anni di età e contestualmente da adulti fino a 25 anni che continuano ad essere ristretti.
La realtà detentiva minorile italiana, come denuncia sistematicamente il SAPPE, è più complessa e problematica di quello che si immagina”.
Roma, 6 maggio 2024
Dott. Donato CAPECE – segretario generale SAPPE