La notizia diffusa dal Daily Mail. Il velivolo della compagnia Thomson, lo scorso 23 agosto, era in fase di atterraggio, proveniente da Londra. Il portavoce del Ministero degli esteri egiziano definisce “assurde” le affermazioni del giornale inglese: “In quell’esercitazione non usati missili terra-aria”
LONDRA – Lo scrive il Daily Mail nell’edizione on line: il 23 agosto scorso, due mesi prima dello schianto del volo Metrojet russo, un aereo di linea britannico è stato sfiorato da un missile mentre era in fase di atterraggio a Sharm El Sheickh. Secondo il quotidiano inglese, la notizia sarebbe stata confermata anche dal ministero dei Trasporti.
Il velivolo della compagnia Thomson era partito da Londra Stansted e si trovava in vista dell’aeroporto egiziano quando il comandante, in quel momento in cabina ma non ai comandi, si è accorto del missile partito da terra e che la traiettoria del razzo era diretta verso il velivolo. Ha subito ordinato al co-pilota di attuare una manovra evasiva, piegandosi a sinistra ed evitando così il razzo che è passato a meno di 300 metri dall’aereo. L’atterraggio è avvenuto poi in sicurezza e i passeggeri, 189 in tutto, non si sarebbero accorti di quanto stava per accadere.
Secondo i servizi segreti britannici sarebbe stato usato con ogni probabilità un missile ‘spalleggiabile’ tipo lo statunitense Stinger o il russo Strela, che hanno gittate fino ad un massimo di 4.000 metri, ipotesi esclusa per l’Airbus A321 delle russa Metrojet, che volava a 9.400 metri di quota e per il quale sembra ormai accertata l’ipotesi di una bomba a bordo.
Fonti egiziane avrebbero riferito – secondo il giornale inglese – che l’episodio non sarebbe ascrivibile ad un attacco terroristico ma ad un errore durante un’esercitazione effettuata da militari dell’esercito del Cairo. Un portavoce del governo britannico, sentito dal Daily Mail, ha dichiarato “abbiamo indagato all’epoca sull’incidente riferito e concluso che non era un attacco mirato e che era probabilmente da collegarsi ad esercitazioni di routine condotte dalle forze armate egiziane nell’aerea in quel momento”.
“Thomson Airways può confermare che un evento è stato riferito dall’equipaggio del volo TOM 476 il 23 agosto 2015 – ha dichiarato la compagnia al quotidiano -. Dopo l’atterraggio a Sharm El Sheikh, è stata condotta una valutazione preliminare e l’evento è stato immediatamente riferito al Dipartimento dei Trasporti britannico, in linea con i protocolli stabiliti. Il Dipartimento ha condotto una indagine completa insieme ad altri esperti del governo britannico. Dopo aver esaminato tutti i dettagli del caso, l’indagine ha concluso che non c’erano motivi di preoccupazione e che era sicuro continuare il nostro programma di volo verso Sharm El Sheikh”.
I cinque membri del personale di cabina hanno saputo dello scampato pericolo solo dopo l’atterraggio. Al personale di volo, molto scosso per quanto era successo, sarebbe stata offerta la possibilità di passare la notte in Egitto, ma l’equipaggio ha scelto di tornare indietro, in Gran Bretagna, su un volo che sarebbe decollato dall’aeroporto di Sharm senza luci interne od esterne. “All’equipaggio è stato detto che il razzo veniva da un’esercitazione delle forze armate egiziane – ha detto una fonte al Daily Mail – ma con quello che è accaduto c’è molta paura. L’incidente ha lasciato lo staff dell’aereo raggelato”.
A conferma dell’episodio e in qualche modo in contrapposizione alle smentite egiziane che parlano di missile lanciato per errore durante un’esercitazione militare, scrive sempre il Daily Mail, ci sarebbero state anche alcune intercettazioni dell’Mi6 britannico nei confronti di alcuni capi dell’Is verso affiliati dello Stato Islamico nella penisola del Sinai. In queste intercettazioni, i membri dell’Is avrebbero spiegato agli uomini sul campo come lanciare un missile per colpire un aereo dal basso. Nelle stesse conversazioni, riporta il quotidiano britannico, i capi dell’Is avrebbero anche annunciato che ” qualcosa di molto grosso sarebbe successo nei giorni successivi”. Secondo l’intelligence inglese, gli jihadisti si riferivano all’abbattimento di un velivolo.
In serata ll’Egitto ha smentito che un missile terra-aria delle sue forze armate abbia sfiorato il 23 agosto sul Sinai il volo della Thomson. In un tweet del portavoce del ministero degli Esteri del Cairo si definiscono “assurde” le affermazioni del Daily Mail: durante le esercitazioni sono state impiegate solo armi terra-terra e nessun missile terra-aria e i voli erano informati delle manovre. Inoltre Londra e il Cairo erano consapevoli che l’aereo non è mai stato in pericolo, sostiene il portavoce.
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