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Maxi sequestro di Cocaina, nella banda un agente della finanza infiltrato

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L’operazione della Guardia di finanza, che ha fatto scattare le manette ai polsi di nove persone, due delle quali legate alla famiglia della ’ndrangheta dei Morabito di Africo è stata portata a termine grazie a un agente infiltrato nell’organizzazione. Un finanziere che si è finto interessato al traffico di cocaina e che è addirittura diventato socio di uno degli arrestati, entrambi titolari della ditta che importava banane e altra frutta dal Sud America e che ha importato anche la droga. Intanto, ieri, dopo gli interrogatori, a cavarsela è stato soltanto il gestore del ristorante «La Lanterna» in campiello Mosca, a due passi da Santa Margherita. Il giudice veneziano Massimo Vicinanza, infatti, ha scarcerato Gazmend Thairaj, difeso dall’avvocato Mauro Serpico, nonostante nel suo locale i finanzieri veneziani del Goa avessero recuperato un chilo di cocaina e più di un chilo di marijuana. A scagionarlo è stato il fratello Azem Thara, difeso dall’avvocato Fabio Crea, il quale ha confessato che la droga rinvenuta nella sua casa (un etto di cocaina) e quella trovata nel locale in centro storico era sua e il fratello non ne sapeva nulla, era completamente all’oscuro della presenza della droga.http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2015/12/08/news/cocaina-nella-banda-un-agente-infiltrato-1.12584041

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