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Marina Militare: Terminata la prima fase dell’esercitazione Mare Aperto 2022

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Conclusa la prima fase della “MARE APERTO 22-2” la maggiore esercitazione della Marina Militare che vede impegnate 5 nazioni NATO.

17 ottobre – Conclusa la prima fase della “MARE APERTO 22-2″, maggiore esercitazione della Marina Militare che, in questa seconda edizione dell’anno, vede impegnate forze appartenenti a 5 nazioni NATO, 48 unità tra navi, sommergibili, velivoli ed elicotteri, insieme a reparti anfibi della Brigata Marina San Marco, incursori e subacquei del COMSUBIN e con il coinvolgimento dell’Esercito Italiano, dell’Aeronautica Militare e di diverse realtà del contesto interistituzionale e interagenzia tra cui il Centro Studi Internazionali (Ce.S.I.), il Centro di Geopolitica e Strategia Marittima (CESMAR) e il Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, per un totale di circa 4.000 militari operanti in mare e dal mare, per aria e su terra. 

Le attività svolte in questa prima fase hanno consentito il conseguimento di un ottimo livello di capacità nei diversi settori delle operazioni marittime in ottica multidominio. Numerose le esercitazioni, anche con artiglierie e armi di diverso calibro, svolte sia dalle navi sia dai reparti della Brigata Marina San Marco operanti a terra. 

Da oggi prende il via la seconda fase, cosiddetta “tattica”. In uno scenario progettato in continuità con l’edizione precedente, le forze organizzate in “partiti contrapposti” dovranno agire per il raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla direzione dell’esercitazione a guida del Comandante in Capo della Squadra Navale imbarcato con il suo staff sulla portaerei Cavour. 

Le attività addestrative, pianificate e condotte per conferire all’intera Mare Aperto il massimo realismo e la più ampia efficacia addestrativa, sono svolte in stretta sinergia con il più ampio Schema di Manovra che la Marina Militare sta attuando per assolvere i propri compiti istituzionali nell’ampia regione del Mediterraneo Allargato, con particolare attenzione alla protezione degli interessi nazionali attraverso la sorveglianza delle aree vitali per il Paese, la vigilanza marittima degli obiettivi sensibili, il controllo dei fondali marini e la salvaguardia della libertà di navigazione nell’alto mare. 

Oltre 50 gli studenti universitari provenienti da alcuni atenei nazionali come l’Università di Bari, l’Università degli studi Alma Mater Studiorum di Bologna, l’Università di Catania, l’Università di Genova, l’Università statale di Milano, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, il Politecnico di Milano, l’Università Federico II di Napoli, l’Università Sant’Anna di Pisa, l’Università La Sapienza di Roma, la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali (LUISS) di Roma, l’Università per Stranieri di Siena e l’Università di Trieste che – sotto la guida e supervisione di personale esperto nelle varie aree – sono coinvolti negli staff operativi a bordo delle unità navali in qualità di consulenti politici, consulenti legali e addetti alla pubblica informazione.

L’esercitazione terminerà il prossimo 27 ottobre.

FONTE E FOTO MARINA MILITARE

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