L’accusa è tra le più infamanti, violenza sessuale. A finire sotto inchiesta , un maresciallo della Brigata Taurinense. Le indagini sono state avviate grazie alla relazione di un maresciallo dei carabinieri. Una vicenda sulla quale deve essere fatta luce al più presto.
Secondo l’accusa, il militare avrebbe palpeggiato e baciato in diverse occasioni tre soldatesse. I fatti sarebbero iniziati nel 2017, in occasione degli allenamenti in vista dei campionati sciistici delle truppe alpine. Il militare 35enne è indagato anche per maltrattamenti con l’aggravante razziale ai danni di un militare di origini marocchine.
La notizia, resa nota dal corriere di Torino, vede tra gli indagati anche due ufficiali, rispettivamente un Capitano ed un Tenente Colonnello. Secondo l’accusa, entrambi avrebbero omesso di denunciare l’accaduto e avrebbero avviato le indagini soltanto in seguito alla segnalazione del maresciallo dei carabinieri.
Le tre soldatesse, all’epoca dei fatti avevano tra i 25 e i 21 anni. Tutte e tre inizialmente avrebbero omesso di denunciare l’accaduto, non trovando il dovuto sostegno morale nella loro scala gerarchica.
Oltre alla violenza sessuale, il maresciallo dell’ Esercito probabilmente dovrà rispondere di frasi intimidatorie e di offese rivolte sia a una delle tre soldatesse, denigrata durante alcune esercitazioni, sia ad un militare di origini marocchine, al quale , durante l’alzabandiera, avrebbe detto: cosa canti l’inno? pensi di essere italiano?
In questo contesto surreale, non possiamo che esprimere la nostra vicinanza al “Corpo degli Alpini” noto alle cronache per ben altri motivi !