Marco Mandolini,incursore del Col Moschin massacrato- il nipote si appella a Mattarella

Livorno, 10 febbraio 2016 – NOME Marco, cognome Mandolini, nato a Loreto il 7 agosto del 1994: è il nipote di ‘Condor Mike’, nome in codice dell’ ‘altro’ Marco Mandolini, l’incursore del Col Moschin massacrato il 13 giugno del 1995. Il nipoite è uno dei familiari che sta portando avanti la battaglia per conoscere la verità sulla morte del militare. Uno zio che ha abbraciato solo un paio di volte prima che il caposcorta del generale Bruno Loi fosse ucciso. Da Marco Mandolini junior arriva l’appello alla massima carica dello Stato, al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, affinchè interceda per la riesumazione della salma sepolta a Castelfidardo.

Perché per lei e per la sua famiglia è così importante riesumare la salma?

«Il mio cuore pensa che quei resti siano dello zio, ma in alcuni momenti mi viene il ragionevole dubbio che potrebbe non essere lui perché in questi venti anni è stata e purtroppo è ancora molta l’omertà sull’autore del delitto. La mia famiglia non ha avuto la possibilità di riconoscerlo. Mi inquieta una circostanza: perché non acconsentire a questa richiesta? E nella convinzione che la salma sia di mio zio magari con le nuove tecniche si potrebbero scoprire elementi nuovi utili per l’individuazione dell’omicida».

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