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Lo scandalo di quei finanzieri infedeli, altra condanna

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Una indagine che portò a scoprire una rete di infedeli finanzieri che mercanteggiavano con la merce, per lo più false griffe, che venivano sequestrati ai venditori. Una indagine che ha rischiato di offuscare l’immagine delle Fiamme Gialle anche a causa di alcuni clamorosi retroscena, come per esempio la copertura che un ufficiale, l’allora comandante della compagnia, Dario Smecca che cercò notte tempo di ridare ordine, nascondendo però le prove dei reati, il magazzino dei reperti da dove era sparita notevole merce, finendo però poi sotto processo e condannato ad un anno. Tutto ruotava attorno ad un maresciallo Ernesto Fiorito, era lui a gestire quella che dinanzi ai giudici fu rappresentata dalla Procura di Trapani come una vera e propria “banda”, una “banda in divisa”, finanzieri che non hanno onorato l’uniforme indossata e offeso pure il lavoro di tanti altri loro colleghi condotto in un territorio difficile come quello di Trapani

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