La rappresaglia iraniana non si è fatta attendere ed è giunta esattamente all’1.20 di notte, la stessa ora in cui venerdì scorso è stato ucciso il generale Qassem Soleimani a Baghdad. Il ministro degli affari esteri dell’Iran Zarif ha rilasciato una dichiarazione in seguito all’attacco:
“L’Iran ha adottato e concluso misure proporzionate di autodifesa ai sensi dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite contro la base da cui sono stati lanciati attacchi armati codardi contro i nostri cittadini e alti funzionari”.
ALL IS WELL, questo è ciò che ha sostenuto Trump in un Tweet. Secondo il presidente americano, gli Usa non avrebbero subito gravi perdite e sempre secondo la stampa americana, le vittime con molta probabilità sarebbero militari iracheni di stanza nelle basi americane, ma cosa sia veramente accaduto rimane ancora un mistero.
Lo stesso Trump ha continuato nel Tweet:
Stiamo facendo una ricognizione dei danni e delle vittime in queste ore. Finora va bene! Abbiamo le truppe più forti e meglio equipaggiate al mondo! Rilascerò una dichiarazione in mattinata”.
Secondo fonti iraniane , non ci sarebbero vittime irachene ma sarebbero circa 80 i militari americani deceduti in seguito all’attacco.Intanto a Washington si è riunito il consiglio per la sicurezza nazionale alla presenza del segretario di Stato Mike Pompeo e del numero uno del Pentagono Mark Esper. Lo stesso Pompeo in una intervista di qualche giorno fa aveva sostenuto che l’Iran potrebbe scatenare severi attacchi informatici.
Per quasi un decennio l’Iran ha costruito il suo arsenale informatico ed è ora considerato tra le principali minacce dello stato-nazione alla sicurezza degli Stati Uniti. “Gli iraniani hanno una profonda e complessa capacità informatica – ha sostenuto Pompeo su Fox News – Abbiamo considerato anche questo rischio”.
Lo scorso sabato il dipartimento per la sicurezza interna aveva diramato un avviso circa le potenzialità dell’Iran di riuscire a lanciare un attacco informatico con “effetti temporanei disastrosi” contro le infrastrutture critiche degli Stati Uniti.
Nel corso della notte è precipitato un aereo di linea ucraino proprio vicino Teheran. Si parla di problema tecnico, ma non si escludono errori della difesa aerea iraniana. Sono decedute 180 persone.
I circa 400 militari italiani in missione ad Erbil in Iraq, durante l’attacco si sono rifugiati nei bunker, sono tutti illesi. Segue video↓
METTI UN LIKE ALLA NOSTRA PAGINA FB, CLICCA QUI, OPPURE SEGUICI SU TELEGRAM, ENTRA NEL NOSTRO CANALE, CLICCA QUI