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Troppi soldi fanno male. Specie quando passano di mano da un soggetto a un altro. Secondo l’attuale normativa, infatti, chi vuole dare più di 2.999,99 euro a una persona non può utilizzare i contanti ma solo strumenti tracciabili come bonifici bancari, assegni, carta di credito, bancomat.
Fino a questa cifra, quindi, si può usare il cash; da 3mila euro in su invece bisogna utilizzare un intermediario abilitato (come una banca, le poste, l’ente emittente la carta di credito ecc.). Una recente sentenza della Cassazione [1] ci aiuta a capire alcune questioni sull’uso del contante spesso ignorate dai contribuenti. Il rischio per chi non conosce la normativa è una sanzione che può arrivare anche a 50mila euro.
Mica poco se si pensa che, in gran parte dei casi, si tratta di soldi di provenienza lecita, magari prelevati dal conto o custoditi a casa e su cui, peraltro, si sono già pagate le tasse. Qui di seguito risponderemo dunque alle domande più frequenti che l’argomento pone, cercando di capire qual è il limite all’uso dei contanti e le sanzioni per l’antiriciclaggio. Leggi tutto, clicca QUI