Pubblichiamo quanto ci è appena giunto in redazione, omettendo per ovvie ragioni di privacy, i dati del militare che, ormai in pensione, dopo oltre un mese non riesce ancora a comprendere quanto percepirà di cassa previdenziale delle Forze Armate, chi sta trattando la sua pratica e , cosa ancor più preoccupante, una risposta “per le vie brevi” che addirittura sostiene di non avere nulla su di lui nel database gestionale.
Caro Ministro Lorenzo Guerini,
sono in riserva dal 1 agosto di quest’anno e ancora non mi è dato sapere quanto e quando mi verrà corrisposta la liquidazione della Cassa Sottufficiali… Ma c’è di più… La Cassa Sottufficiali, interpellata pochi minuti fa, non mi trova nel suo database ; questo probabilmente perché il Centro Nazionale Amministrazione Esercito non ha trasmesso alla Cassa la documentazione attestante la mia collocazione in pensione e ciò nonostante che il mio ultimo ente di servizio con nota N 512 del 11 gennaio 2019 aveva regolarmente avviato la procedura.
Qualche domanda: come fa la Cassa di Previdenza delle Forze Armate a non trovarmi nel database visto che hanno trattenuto i miei soldi sin dal 1982? Perché il Centro Nazionale Amministrazione dell’esercito dal gennaio 2019 non ha trasmesso la correlativa richiesta di liquidazione?
Nel merito ho inviato anche delle PEC in cui ai sensi delle leggi vigenti chiedo conoscere lo stato di trattazione e responsabile del procedimento amministrativo… Ovviamente nessuna risposta. Caro Ministro… I soldi versati sono i miei!!! Non crede che ho diritto ad essere informato e, bontà vostra, ad essere liquidato?