Legge un decreto di perquisizione ai sottoposti. Militare punito, il Tar annulla il provvedimento

Un ufficiale dei carabinieri, quale Comandante di Compagnia, riceve un richiamo per presunte interferenze nel suo operato , in quanto impegnato in una delicata indagine di Polizia Giudiziaria. Al militare veniva contestato un  “comportamento irrituale”, per aver tenuto una riunione con i suoi sottoposti ed aver letto il decreto di perquisizione .

Malgrado l’ufficiale nella sua memoria difensiva avesse specificato che il contenuto di quanto comunicato  fosse già stato pubblicato dai giornali locali , il  Comando Provinciale non volle sentire ragioni ed irrorò la sanzione disciplinare del “rimprovero” . Inutile la contestazione gerarchica intrapresa dal militare, infatti la sanzione venne confermata dal Comando Interregionale di Napoli.

L’ufficiale, impugnato il provvedimento, si rivolse al  T.A.R. che dopo un’attenta analisi dei fatti annullò la sanzione,  in quanto ripetere in una riunione ciò che è stato già scritto dai giornali ed è ormai di pubblico dominio non può in alcun modo integrare una rivelazione di segreto.

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