2 settembre 2022 a cura del 1° Lgt. in pensione Antonio Pistillo
Con l’articolo pubblicato su questo sito il 7 settembre 2021 si preannunciava che l’adeguamento dell’aspettativa di vita, per il biennio 2023/2024, potevano non aumentare in considerazione che la pandemia, secondo i dati diffusi dall’Istat per l’anno 2020, aveva ridotto l’aspettativa di vita di 14 mesi.
Blocco confermato dal decreto del Ministero dell’Economia e delle finanze del 27 ottobre 2021, a cui è seguita la circolare dell’Inps n. 28 del 18/02/22. Con lo stesso articolo, si ipotizzava che, seppur dal 2025 risultasse un aumento delle attese di vita c’era da tenere conto dei 3 mesi di “credito” in quanto i requisiti per il diritto a pensione e l’età pensionabile non possono essere ridotti, anche l’adeguamento all’aspettativa di vita per il biennio 2025/2026 potesse non accrescere.
Ipotesi che dovrà essere confermata con decreto del Ministero dell’Economia entro la fine del biennio.
Pertanto, i requisiti per il diritto e il trattamento di pensione potrebbero essere quelli indicati nella tabella a seguire:
Con la legge n. 119 del 5 agosto 2022 è stato approvato il ddl di revisione dello strumento militare introdotto con la legge n. 66/2010 che, tra l’altro, ha prorogato al 2033 il termine per la riduzione delle dotazioni organiche complessive a 150 mila unita, prevedendo, altresì, il prolungamento, fino al 2033, del collocamento in ausiliaria a domanda dell’interessato che abbia prestato non meno di 40 anni di servizio effettivo.
È opportuno, evidenziare che questa tipologia di cessazione non è equiparata a quella per limite d’età, pertanto non sono riconosciuti i 6 scatti ai fini del calcolo dell’indennità di buonuscita, ma permette di beneficiare del c.d. moltiplicatore ai fini del trattamento di pensione.
Pertanto, si sintetizzano, con le seguenti tabelle, i requisiti per il collocamento nella posizione in ausiliaria: