Muore il Maresciallo Alessandro Ratti- Aveva 48 anni

Ti interessa avere le news in tempo reale sul tuo smartphone? NSM mette a tua disposizione due semplici modalità di iscrizione , ed entrambe sono completamente gratuite, clicca QUI

Un uomo solare e sportivo, che aveva un solo grande amore: la sua famiglia. Gli amici di una vita ricordano così Alessandro Ratti, il maresciallo maggiore dei Carabinieri che si è spento  a Borgo Val di Taro ad appena 48 anni a seguito di una malattia fulminante.

Da sportivo qual era, aveva combattuto con tutta la sua grinta e determinazione fino all’ultimo respiro, sostenuto dall’amore della sua vita, la moglie Daniela e da quello dei figli .
Una famiglia molto unita che poco più di 12 anni fa si era trasferita da Carrara a Borgo Val di Taro, dove era stato trasferito Alessandro.

Ma lui era un carrarino doc: nato e cresciuto a Bonascola, dove aveva militato nelle giovanili della locale squadra di calcio, da adolescente aveva frequentato il liceo Scientifico Guglielmo Marconi. Ancora ragazzino aveva incontrato la sua Daniela, «il grande amore della sua vita» spiegano gli amici, un’insegnante di scuola materna a cui lo legava, tra le altre cose, l’amore per lo sport. Entrambi infatti avevano affiancato alla professione un’attività sportiva di alto livello: lei come insegnante di ginnastica e lui come maestro di Judo.

La coppia, come detto, si era trasferita all’inizio degli anni 2000 a Borgo Val di Taro per le esigenze professionali di Alessandro, maresciallo maggiore nella caserma del comune della provincia di Parma.
Ma tutta la famiglia continuava a tornare regolarmente e costantemente a Carrara, per trovare i parenti e gli amici di una vita.

«Siamo cresciuti insieme e insieme abbiamo fatto le prime corse sul campo da calcio del Bonascola. Lui era un difensore centrale e aveva tutte le doti che spesso accompagnano questo ruolo: la grinta, la determinazione e la serietà» racconta Cristiano Masitto ex cannoniere della Carrarese Calcio oggi allenatore professionista che oltre alle doti sportive si sofferma sul «grande cuore» del suo amico Alessandro.

«Era un ragazzo umile e sempre sorridente, un guerriero. E infatti ha lottato  fino all’ultimo contro la malattia, che lo aveva colpito meno di un anno fa. Al suo fianco ha sempre avuto la famiglia bellissima e molto unita. Mancherà tantissimo a tutti, a Daniela, ai loro figli e a sua madre. Ci lascia però il ricordo di una persona positiva» conclude commosso Masitto.

FONTE

Condivisione
Metti un like alla nostra pagina facebook, Clicca QUI. Ci trovi anche su Telegram, Clicca QUI. (Se non hai Telegram, Clicca QUI)

Lascia un commento