Dopo 8 cicli di chemioterapia e 35 di radiofrequenza il corpo di un uomo subisce uno stress così forte che è davvero difficile riprendere una vita normale. Talvolta, come nel caso di Lorenzo Motta – ex sottocapo della Marina militare tornato dalle missioni all’estero con il linfoma di Hodking, la terapia isola il male, anche se le minacce sono sempre dietro l’angolo.
Tuttavia nel suo corpo continuano ad esserci svariati metalli, almeno 15, alcuni come ilbario, l’acciaio, l’oro, il rame, l’alluminio, il cloro, il nichel, il silicio. Metalli che i giudici hanno definito “frammenti di particelle micrometriche da polverizzazione di uranio impoverito”.