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Julia e Taurinense, le due brigate impegnate al fianco delle forze di coalizione

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Nati come truppe di montagna con lo scopo di difendere i confini nazionali sulle Alpi, il corpo degli alpini ha invece, nella sua storia, combattuto anche in terre lontane, impiegato nelle guerre coloniali e nelle guerre mondiali. In Eritrea nel 1888, in Libia nel 1911 contro l’impero ottomano, nel 1934 in Etiopia, nel 1939 in Albania, nel 1940 in Grecia, nel 1942 in Russia.

Dal dopoguerra bisognerà attendere fino al 1992 per vedere ancora le penne nere svettare all’estero, in missioni di pace questa volta, a cominciare nel 1982 e ’83 nel Libano. Uscite che si sono ripetute nel Kurdistan iracheno nel 1990, nel 1993 e 94 in Mozambico, in Albania nel 1993, 97 e 99, in Bosnia 1997 e 98, in Kosovo nel 1999.

Poi l’Afghanistan dal 2002, dove gli uomini della Julia e Taurinese, le ultime due brigate alpine rimaste, si turnano con le altre brigate italiane a fianco delle forze di coalizione internazionale in attività di presidio del territorio e mantenimento di zone di sicurezza dopo la cacciata dei talebani, per il ripristino di un governo afgano legittimo.

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