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Itamil: Atto Camera  Interpellanza 2-01308 presentato da RUSSO Paolo

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testo di Giovedì 26 agosto 2021, seduta n. 557  Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro della difesa, il Ministro per la pubblica amministrazione, per sapere – premesso che:

il Sindacato Itamil Esercito, riconosciuto dal Ministero della difesa con proprio decreto il 2 novembre 2020, attraverso la nota piattaforma «change.org», ha lanciato una petizione, indirizzata alla Camera dei deputati, volta a sostenere la necessità di apportare alcune modifiche alla legge 4 novembre 2010 n. 183 recante:

«Deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l’impiego, di incentivi all’occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonché’ misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro»;

in particolare, gli interventi richiesti riguardano l’articolo 19 della predetta legge che riconosce la specificità del ruolo delle Forze armate, delle forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonché dello stato giuridico del personale ad esse appartenente, in dipendenza della peculiarità dei compiti, degli obblighi e delle limitazioni personali, previsti da leggi e regolamenti, per le funzioni di tutela delle istituzioni democratiche e di difesa dell’ordine e della sicurezza interna ed esterna, nonché per i peculiari requisiti di efficienza operativa richiesti e i correlati impieghi in attività usuranti;

tra le principali novità che il sindacato vorrebbe fossero apportate alla legge n. 183 del 2010 vi sono: 

– una progressione economica delle carriere che riconosca l’anzianità di servizio all’apice della propria carriera per tutti i ruoli non dirigenti «Graduati, Sergenti e Marescialli», la revisione di tutte le indennità già presenti nel trattamento economico in vigore;

 – la definizione di una legge quadro nazionale per la concessione di un ticket agevolato a tutti i militari in servizio e alle rispettive famiglie per usufruire dei servizi medici specialistici nonché per usufruire del trasporto gratuito dei mezzi di trasporto pubblici urbani, extraurbani, traghetti e ferroviari per motivi di servizio;

– inoltre, si ritiene necessario prevedere: la tutela del posto di lavoro dei militari in condizioni di eccesso ponderale ed altre patologie riscontrate nel corso della propria carriera, attraverso l’attribuzione di incarichi tecnico-amministrativi sul modello dei vigili del fuoco; 

-il transito nel ruolo civile della difesa oppure in altre amministrazioni dello Stato a scelta dopo i 27 oppure i 32 anni di servizio, mantenendo i benefici acquisti nel tempo dal proprio status di militare, oltre alla propria naturale progressione economica attraverso il rinnovo dei contratti e la scelta della sede di servizio nonché la revisione della normativa attuale al fine di garantire la stabilità familiare al militare qualora cessino i requisiti psico-attitudinali consentendogli di permanere nella sede di temporanea assegnazione decorsi 10 anni senza demeriti;

– si ritiene, infine, necessario modificare la normativa al fine di tutelare l’integrità del nucleo familiare del militare, garantendo la permanenza negli alloggi di servizio assegnati a seguito di trasferimento fino al compimento del sesto anno di età della prole, in luogo degli attuali tre anni -:

se e quali iniziative, per quanto di competenza, intendano adottare al fine di dare seguito alle istanze riportate in premessa.(2-01308) «Paolo Russo».

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