Sarebbero almeno settanta gli ordigni nucleari ospitati nel nostro paese. Un record. Secondo gli esperti siamo la nazione con il più alto numero di armamenti atomici americani stoccati sul suolo europeo. Poco meno della metà, rispetto a un totale di 180 bombe. Un arsenale nucleare presente in due diverse basi militari, ad Aviano e Ghedi. Continua ↓
Il condizionale è d’obbligo. Anche perché da sempre sulla vicenda pesa uno stretto riserbo. Un silenzio destinato a rimanere tale, considerando che alcune settimane fa il Pentagono ha deciso di secretare anche le poche informazioni finora disponibili, relative ai report sulla sicurezza degli arsenali. Continua ↓
Intanto la vicenda torna ancora una volta in Parlamento. A Montecitorio i deputati di Sinistra Italiana e Movimento Cinque Stelle provano ad accendere i riflettori sulla questione. Le premesse sono note. Fin dai primi anni Settanta l’Italia ha ratificato il trattato di non proliferazione delle armi nucleari. Un documento che oltre ad impegnare i firmatari a interrompere la corsa agli armamenti, fissava alcuni precisi paletti. In particolare, ognuno dei paesi militarmente non nucleari, come il nostro, si impegnava «a non ricevere da chicchessia armi nucleari o altri congegni nucleari esplosivi». Continua ↓
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