È costata finora 11mila euro di risarcimento (diecimila da versare a quattro carabinieri e mille all’Arma) e un’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, per la quale sarà processato il 14 luglio prossimo con rito abbreviato, la vicenda di cui è stato protagonista il critico d’arte Vittorio Sgarbi il 22 maggio dell’anno scorso davanti a uno degli ingressi dell’Expo di Milano.
Unica nota positiva per l’ex deputato la «cancellazione» del reato di oltraggio a pubblico ufficiale: nell’udienza di giovedì, celebrata nell’aula della quarta sezione penale del tribunale di Milano, infatti, le parti civili, proprio in virtù dell’accordo economico, hanno ritirato la propria costituzione in relazione al reato di oltraggio, dichiarato così estinto dal giudice Marco Tremolada.