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Incursione delle Iene in Arsenale: tre sottufficiali della Marina indagati dalla procura militare

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Tre sottufficiali della Marina Militare sarebbero finiti sotto indagine della procura militare con l’accusa di “aver rivelato notizie di carattere riservato”. La vicenda ricorda molto quella avvenuta qualche anno fa ad un maresciallo dell’ Aeronautica ( clicca QUI) , accusato dello stesso reato per aver rivelato i piani di  volo dell’ allora Premier Renzi. Il sottufficiale in seguito fu assolto per “manifesta infondatezza delle accuse”.


Da quanto si apprende dal Secolo XIX, I tre avrebbero un’ età media dai 30 ai 40anni, ed uno di loro , nel marzo del 2018, avrebbe contattato le Iene riferendo l’ora di uscita della Magnaghi, una nave idrografica il cui ordine di  servizio di quel preciso giorno pare riportasse la dicitura di “non classificato”.

Qualcuno tra loro , inoltre, pare abbia riferito anche l’orario di uscita del comandante dell’imbarcazione, consentendo a Le Iene di effettuare l’intervista. Lo stesso comandante fu registrato durante un discorso ai propri sottoposti, durante il quale li avvisava della presenza del giornalista de Le Iene e quindi di prestare la massima  attenzione alle notizie che avrebbero divulgato, poiché avrebbero  rischiato proprio di essere indagati e condannati dalla Procura Militare ( minuto 5.50″ di questo video). ⇓


La vicenda si ricollega alla denuncia presentata dal maresciallo della Marina Militare Emiliano Boi, accusato di aver trasmesso un messaggio “riservato” nel quale rivelava il contenuto degli accertamenti condotti sulla potabilità dell’acqua utilizzata a bordo della nave “Caio Duilio” sulla quale prestava servizio come infermiere ( clicca QUI) . Boi fu processato e assolto  da tutte le accuse “perché il fatto non costituisce reato”.

L’accusa ai tre sottufficiali sarebbe arrivata dopo un controllo sui loro smartphone. Uno dei tre pare avesse contattato proprio Pelazza, il conduttore de Le Iene. Ai tre sarebbero stati sequestrati anche notebook e chiavette usb.



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