Incontro Sezioni COCER con Sottosegretario di Stato alla Difesa On. Perego De Cremnago

Nella mattinata del 18 luglio u.s. si è tenuto un incontro presso la sala Diaz dello Stato Maggiore Difesa, tra i delegati delle cinque sezioni del Consiglio Centrale di Rappresentanza (Esercito, Carabinieri, Aeronautica, Marina e Guardia di Finanza), il Capo di Stato Maggiore della Difesa Ammiraglio Cavo Dragone e il Sottosegretario di Stato alla Difesa On. Matteo Perego Di Cremnago.

Nell’occasione ho avuto modo di rivendicare, nei confronti del rappresentante del Governo, la forte esigenza di reperire ulteriori risorse per integrare il fondo perequativo dei trattamenti pensionistici del personale del Comparto difesa e sicurezza, istituito con la legge di bilancio dell’anno scorso, nella considerazione che l’assenza dell’avvio della previdenza complementare causerà decrementi significativi sui trattamenti di quiescenza del personale.

Ho ribadito come gli orientamenti dei Tribunali Amministrativi aditi dal personale, per chiedere un risarcimento del danno da mancato avvio della previdenza complementare, siano tutti sfavorevoli per i ricorrenti, nella considerazione che lo Stato, secondo il punto di vista dei giudici, non aveva un vero e proprio obbligo a provvedere all’istituzione della previdenza complementare ma una mera facoltà.

Se questo è l’orientamento giurisprudenziale che si va via, via, formando e consolidando, allora deve essere la politica attuale a porre rimedio ai gravi errori che il legislatore del 95 ha generato e che si sono stratificati con gravi danni sui trattamenti pensionistici del nostro personale e questo, in parte, ha già iniziato a farlo con l’istituzione del fondo perequativo l’anno scorso ma che, in ogni caso, va alimentato con ulteriori risorse.

Nel contempo, ho rivendicato l’esigenza che il Governo assegni, al più presto, le risorse per un rinnovo dignitoso del contratto di lavoro per il personale del comparto, 520 mila donne e uomini che servono lo Stato, essendo lo stesso ormai scaduto da più di un anno e mezzo, facendo notare anche come la legge di bilancio di quest’anno non abbia stanziato nemmeno un euro per tale prioritaria esigenza.

Stanziamenti di bilancio dai quali, ovviamente, dovranno essere attinte anche le risorse per finanziare i distacchi ed i permessi delle Organizzazioni Sindacali, così come previsto dalla legge 46/22, al fine di dare immediata concretezza e agibilità al processo di sindacalizzazione in atto, che non è affatto come in diversi stanno sostenendo la fine dei diritti del personale e dell’operatività delle Forze armate e di Polizia ad ordinamento militare, ma una grande opportunità per una emancipazione culturale e sociale di portata epocale, ovviamente da saper gestire e guidare con alto senso di responsabilità e con un approccio orientato al bene comune.

Il Sottosegretario di Stato alla Difesa, On. Perego Di Cremnago, ha concordato, in sintesi, sulla tesi da me prospettata che la sindacalizzazione del mondo militare sia una grande opportunità e certamente non un danno, per poter migliorare senz’altro le condizioni lavorative e stipendiali del personale, senza condizionare l’operatività degli apparati.

Lo dichiara Eliseo Taverna, Delegato COCER della Guardia di Finanza.  

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