01 luglio 2023 1° Lgt. in pensione Antonio Pistillo
Dopo che l’aula del Senato ha approvato il decreto legge lavoro varato lo scorso 1 maggio dal Consiglio dei Ministri, questo è passato all’esame della Camera per la conversione in legge entro il 3 luglio.
Pertanto, è probabile che il provvedimento venga blindato alla Camera per rispettare i termini.
L’incentivo che consiste in una riduzione della quota di contributi Inps a carico dei lavoratori, ha esordito nello scorso anno a favore di tutti i dipendenti pubblici e privati e dal 1 gennaio 2023 è stato ulteriormente aumentato.
Col decreto legge n. 48/20223 l’esonero è stato incrementato di ulteriori 4 punti percentuali dal 1 luglio, senza effetti sulla tredicesima mensilità.
Pertanto, se la busta paga non supera i 1.923 euro (lordo previdenziale) al mese l’esonero sale al 7%, se supera i 1.923 ma non i 2.692 euro lo sgravio si ferma al 6%.
La tabella a seguire è la sintesi dei tagli del cuneo fiscale, con l’indicazione della percentuale media dell’esonero contributivo totale per tutto il 2023, del totale netto in busta paga per l’intero anno e, infine, la percentuale netta effettiva in busta al netto della maggiore tassazione fiscale.