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Il Sindacato dei carabinieri: I vertici non rispondono? Adiremo la Corte dei Conti!

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Continua la querelle sui ferri da stiro a vapore acquistati come dispositivo anti-covid19. Il sindacato NSC “Nuovo Sindacato dei Carabinieri ha interrogato i vertici, ma non sono arrivate risposte.

VERSO L’ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI. IL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI NON RISPONDE ALLE RICHIESTE DEL NUOVO SINDACATO CARABINIERI. QUANTI FERRI DA STIRO VERTICALI “VAPORELLA” SONO STATI ACQUISTATI DAL COMANDANTE DELLA LEGIONE CARABINIERI LAZIO? QUANTI SOLDI SONO STATI SPESI PER L’ACQUISTO DI QUESTI ELETTRODOMESTICI?


In data 31 marzo 2020, questo il Nuovo Sindacato Carabinieri aveva chiesto formalmente al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri notizie sull’acquisto degli elettrodomestici che dovevano servire per una “improbabile” sanificazione dei vestiti mentre erano indossati. Tali manufatti (pare centinaia) sono stati distribuiti nel mese di marzo a numerosissime stazioni Carabinieri della Legione carabinieri “Lazio”.

“Tra le motivazioni a sostegno di tale acquisto” – afferma il Segretario Generale del Nuovo Sindacato Carabinieri Massimiliano Zetti,-, “ come indicato nella famosa lettera n. 171/37-4 datata 20 marzo 2020 a firma del Comandante della Legione Carabinieri “Lazio”,  che era diventata un caso mediatico in quanto ripresa da diverse testate giornalistiche, vi era quella di aver tenuto conto della campagna di informazione della “Johns Hopkins University”, rivelatasi poi una BUFALA e più precisamente una FAKE NEWS che girava sui canali di messaggistica “whatsapp”.


“Questo Sindacato” – continua Zettinell’attesa di ricevere gli atti già richiesti con procedimento tuttora pendente, per vederci chiaro sul “confronto informale con personale dell’Istituto Superiore della Sanità” citato nella lettera suddetta, ritiene a questo punto doveroso rivolgersi all’Autorità competente a valutare se vi sia stato danno erariale da parte del suddetto Alto Ufficiale.  

“Infatti” – conclude Zetti – questo Sindacato ha dato mandato al proprio Ufficio Legale di redigere un esposto da inviare alla Procura Regionale presso la CORTE DEI CONTI della Regione Lazio, affinchè questa Autorità possa verificare l’operato del Comandante della Legione Carabinieri circa l’acquisto delle “vaporelle” in questione.

 


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