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Il SINAFI interviene su problematiche connesse alla maturazione del trattamento vitto e alla corresponsione del ticket restaurant.

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Il sindacato SINAFi è intervenuto sulla problematiche connesse alla maturazione del trattamento vitto e alla corresponsione del ticket restaurant.

L’Organizzazione Sindacale, in una lettera inviata al Comando Generale della Guardia di Finanza, ha voluto portare nuovamente all’attenzione su di una criticità, già oggetto di analoga segnalazione effettuata in data 28 febbraio 2020, concernente la difforme interpretazione del contratto di lavoro, con particolare riferimento alla maturazione del trattamento vitto e degli istituti connessi, relativamente ai militari in servizio presso la Compagnia Pronto Impiego di Roma.

La stessa vuole pacificamente convincersi che la risoluzione di tale criticità, a seguito della citata segnalazione, non si sia resa possibile tenuto anche conto del periodo storico sicuramente connotato dalle ben più gravi e pregnanti esigenze connesse all’emergenza epidemiologica.

La problematica in argomento – scrive il Segretario Eliseo Taverna – era (ed è tuttora) attinente alla mancata corresponsione del ticket restaurant a favore del personale comandato di servizio 117, con turnazione 12/19. In luogo di tale diritto, allo stesso viene offerta la possibilità di fruire, a fine turno, del secondo ordinario presso la mensa della Scuola di Polizia Economico Finanziaria, effettuando, verosimilmente, una sorta di “compensazione”.

Con la segnalazione effettuata in data 28 febbraio 2020 questa Organizzazione Sindacale aveva già fatto menzione alle disposizioni di cui alla Circolare n. 4997/11 in data 10 gennaio 2011 del Comando Generale – Ufficio Commissariato e Armamenti la quale dispone che il trattamento vitto – erogato attraverso le modalità gestionali espressamente autorizzate per ciascun Reparto (m.o.s. in catering o in gestione diretta, convenzioni con esercizi privati, convivenze presso mense di altre Amministrazioni ovvero somministrazione di buoni pasto) compete al personale che svolge un turno di servizio di almeno 6 ore ricomprendente la fascia oraria 14/15 e/o 20/21.

La lettura della norma interna aveva fatto emergere chiaramente il perfezionamento del diritto al trattamento vitto e, nel contempo, in assenza di mensa a gestione diretta, con sistema catering o convenzionato, fa emergere il diritto del personale interessato alla percezione del ticket restaurant.

Occorre precisare che il personale in servizio presso la Compagnia Pronto Impiego di Roma, relativamente alla MOS, usufruisce del servizio fornito dall’adiacente mensa ubicata presso la Scuola di Polizia Economico Finanziaria.

Le ragioni che sottendono alla suddetta erronea applicazione della norma interna erano (e lo sono tuttora) riconducibili all’orario di apertura della mensa (ore 12:00) che coincide con l’inizio del turno di servizio (12/19). Tale circostanza sembra precludere, al personale comandato di servizio, la possibilità di usufruire di quella specifica modalità di trattamento vitto prima dell’inizio del turno, così come lo è durante lo svolgimento dello stesso, in quanto notoriamente tali attività non sono interrompibili. Non si comprende, peraltro, come si possa verosimilmente sostituire una spettanza che si concretizza in un orario ricomprendente appieno la fascia del primo ordinario con la somministrazione del secondo ordinario, ma questo aspetto lo lasciamo alle vostre valutazioni.

La scrivente Organizzazione sindacale, in conclusione, anche alla luce del mancato riscontro alla precedente missiva richiamata e permanendo tuttora la problematica prospettata ormai più di un anno fa, chiede a Codesti Comandi di Vertice di intervenire su tale insolita procedura affinché venga garantita la corretta applicazione del contratto di lavoro e della normativa di diritto interno vigente in materia.

Si ripone tuttora fiducia circa un tempestivo intervento, ma visto anche l’importante lasso di tempo trascorso senza che via sia stata una qualsiasi forma di risposta, trascorso inutilmente il termine di 30 giorni dalla data di ricezione della presente, la scrivente O.S. si vedrà costretta a intraprendere ulteriori azioni ritenute appropriate a tutela dei propri iscritti che ricadono nelle citate condizioni.

Roma 20 luglio 2021

                                                Il Segretario Generale Nazionale – Eliseo Taverna

  Il Segretario Generale Regionale SINAFI Lazio

    Massimo Massaro

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