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Il SIAM scrive al premier Conte: militari mandati a casa in ferie. Negata la licenza straordinaria

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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato  stampa del SIAM “Sindacato Aeronautica Militare”:

 

EMERGENZA COVID-19 – LETTERA APERTA DEL SIAM AL PRESIDENTE CONTE

Oggetto: Emergenza Covid-19 – criticità personale militare dell’Aeronautica.


Illustrissimo Presidente, il contrasto alla diffusione del COVID-19 richiede essenzialmente che vengano adottate tutte le misure necessarie per prevenire il contagio delle persone.
Le Forze Armate per garantire l’assolvimento dei loro compiti istituzionali richiedono, al pari di altre strutture vitali dello stato, di adottare tutte le misure necessarie per assicurarsi che la maggior quota possibile del proprio personale sia sano ed in grado entrare in servizio quando necessario.

Non essendoci attualmente terapie specifiche per debellare il Corona Virus, l’unica opzione che si è deciso di attuare è quella di far rimanere il personale quanto più possibile a casa utilizzando strumenti come il “Lavoro agile”, il Congedo parentale o altre forme di assenza previste dal quadro normativo.

Purtroppo in molti reparti abbiamo assistito alla messa in atto di forme di opportunismo da parte di molti Comandanti, anche attraverso l’invio di email che vietavano di presentare istanze di licenza straordinaria, che sfruttando la disperata necessità di molti colleghi di dover rimanere a casa per assistere figli a causa della chiusura delle scuole, o familiari, alle volte anche titolari dei benefici derivanti dalla legge 104, hanno approfittato dell’occasione per imporre l’utilizzo delle ferie di ciascuno, anziché la licenza Straordinaria, come suggerito, in maniera tiepida per la verità, dai
Vertici di Forza Armata.


Ferie che a breve termineranno, lasciando il personale nell’ incertezza circa le modalità in cui potrà accudire i figli sia nell’ immediato futuro, sia quando, terminata l’emergenza, non avrà più giorni disponibili per badare a loro durante il periodo estivo. Tra l’altro, ci viene ancora segnalato, che alcune scuole militari sono rimaste aperte con rischio di contagio tra i frequentatori.

Le sollecitazioni alle autorità di vertice della Difesa ad emanare provvedimenti chiarificatori e più perentori sono risultati sterili, per questo il Sindacato Aeronautica Militare chiede che sia la stessa Presidenza del Consiglio dei Ministri a impartire disposizioni più chiare e per prevenire questi atteggiamenti di tipo vessatorio.





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