Finisce in procura, anzi, nelle procure militari e civili, la vicenda che vede coinvolto un Luogotenente dell’Arma dei Carabinieri, reo, a detta dei superiori, di aver rilasciato una breve dichiarazione ad una tv regionale sulla mancanza di mascherine anti covid.
Da quanto riporta “Il Riformista”. il Luogotenente, Segretario di una sigla sindacale, aveva rilasciato una brevissima intervista ad un TGR. Il Luogotenente ” si era limitato a evidenziare la mancanza, all’inizio dell’emergenza sanitaria, delle dotazioni di protezione per i carabinieri in servizio in Basilicata.
Da allora, i superiori dopo averlo denunciato alla procura militare e a quella ordinaria, hanno anche aperto nei suoi confronti un procedimento disciplinare finalizzato al licenziamento.
La stessa testata del Riformista ha reso nota parte della contestazione disciplinare:
Tale comportamento è da ritenersi biasimevole sotto l’aspetto disciplinare in quanto contrario ai principi di rettitudine, ai doveri attinenti al grado e a quelli di correttezza ed esemplarità propri dello status di militare e di un appartenente all’Arma dei carabinieri, con conseguente nocumento al prestigio dell’istituzione.
Il Luogotenente Antonio Pagano, ha quindi deciso di dimettersi dal Ruolo di Segretario Generale del suo sindacato e si è iscritto al sindacato NSC ( Nuovo Sindacato Carabinieri), affidandosi alla tutela del fondatore Colonnello Sergio De Caprio ( Capitano Ultimo) e del segretario Generale Massimiliano Zetti, che ha così commentato la vicenda occorsa al collega:
C’è un diverso destino di due persone che vestono la stessa divisa. Il comandante generale Nistri ha ammesso ciò che tutti i carabinieri d’Italia avevano provato sulla loro pelle all’inizio dell’ondata pandemica di marzo. E cioè che mancavano i dispositivi.
Lo stesso Zetti ha reperito uno stralcio dell’intervista rilasciata la scorsa settimana da Nistri in occasione della presentazione del calendario dell’Arma 2021, durante la quale – sottolinea Zetti – rispondendo ad alcune domande dei giornalisti, Nistri , a proposito della pandemia, aveva affermato che :
“all’inizio mancava tutto. Non avevamo a disposizione i dispositivi di protezione individuale ma i miei uomini non si sono arresi“.
Il Segretario di NSC Zetti, quindi , ha scritto al Comando Generale dell’Arma affinché “interrompa immediatamente ” il procedimento disciplinare a carico del Luogotenente Pagano, oltre a chiedere una verifica ispettiva nei confronti dei comandanti diretti del luogotenente incriminato, per verificare se vi sia stato “fumus persecutionis o un uso disinvolto dello strumento giudiziario e disciplinare nei confronti dello stesso.
Nella mattinata il Luogotenente Pagano sarà interrogato dai pm della Procura Militare di Napoli.
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