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Il leghista ai militari: lavorate poco e siete dei privilegiati. I sindacati non vi servono

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Ennesima gaffe di un politico al cospetto delle forze armate.Questa volta è toccato al leghista Jacopo Morrone esternare quanto di meglio potesse sui militari.
Probabilmente, qualora le parole proferite dal leghista corrispondessero al vero, dobbiamo prendere coscienza di avere a che fare con una vittima inconsapevole di un blocco temporale che lo ha tenuto fermo in una realtà tutta sua, simile a quelli che avvengono nei film di fantascienza, ragion per cui il parlamentare potrebbe essere stato impossibilitato a tenere vivo un costante aggiornamento sulle attività dei militari degli ultimi 25 anni, ma viste le circostanze, “ne ha avuto facoltà”.

Tra le altre cose, il parlamentare pare abbia confessato di non essere a conoscenza nemmeno della sentenza della Corte Costituzionale circa il riconoscimento ai militari di poter aderire alle associazioni a carattere sindacale, questo almeno fino allo scorso venerdì. Non ci rimane quindi, sempre se tutto ciò dovesse corrispondere al vero,  di dargli il benvenuto nella nostra epoca, augurandogli buon lavoro. ⇓


A rendere note le parole dell’Onorevole è stata proprio una di queste associazioni sindacali, nella fattispecie l’associazione L.R.M. . I fatti sarebbero avvenuti durante una conferenza tenuta a Forlì, quando il politico avrebbe incontrato il Segretario regionale del suddetto sindacato. Di seguito il comunicato di Libera Rappresentanza Futuro:

VOI MILITARI SIETE DEI PRIVILEGIATI, LAVORATE POCO RISPETTO AD ALTRI E NON AVETE CERTO BISOGNO DEI SINDACATI.

Queste le parole del Parlamentare della Repubblica in quota Lega Jacopo Morrone di Forlì.

Venerdì sera non solo queste ma ben altre sono le affermazioni alle quali ha dovuto assistere il nostro rappresentante regionale dell’Emilia Romagna Gianluca Priolo.

Come noto il 5 ottobre l’Associazione Sindacale Libera Rappresentanza dei Militari ha organizzato, con il patrocinio del Comune, un convegno presso la città di Forlì.

Tale evento, che vedrà la partecipazione di diverse personalità della società civile e militare, politologi, opinionisti, politici e giornalisti è stato ovviamente partecipato ai parlamentari della Repubblica in considerazione del fatto che la legge per la regolamentazione dei sindacati dei militari a breve approderà in Parlamento.

Orbene, l’Onorevole Morrone durante un incontro serale innanzi al presidente regionale del Sindacato L.R.M. oltre a disconoscere il fatto che vi è stata una sentenza della Corte Costituzionale (120/2018) dove la suprema corte ha eliminato il divieto di partecipare e costituire sindacati fra il personale militare, ignorava anche il fatto che la Consulta avesse “invitato” il legislatore ad operare in tempi brevi finanche venisse appunto regolamentata più nel dettaglio tale operatività pur autorizzandone nell’immediato la costituzione.

Fin qui nulla di strano anche se l’Avvocato Jacopo Morrone, ex Sottosegretario alla giustizia, avrebbe dovuto quantomeno aver sentito parlare di una sentenza “storica” attesa da quasi 50 anni.


Nulla di nuovo se il Parlamentare Jacopo Morrone non avesse contezza di un disegno di legge che già era transitato in Parlamento per la sua votazione (provvedimento che la stessa Lega quando era alla maggioranza rimandò in Commissione Difesa per ulteriori approfondimenti).

Può capitare, ma ciò che ci ha letteralmente lasciati basiti del Morrone pensiero è stato il fatto che abbia asserito che i militari non hanno bisogno di una rappresentanza sindacale in quanto privilegiati rispetto a tutti i lavoratori.

Sarebbe il caso che lo spiegasse a quei colleghi di Forlì, circa il 15%, che hanno partecipato a missioni estere in teatro Balcano e che oggi colpiti da neoplasie lottano contro un sistema che non vuole neanche riconoscerne il nesso di causalità.

Che lo spiegasse ai circa 6.000 colleghi e colleghe annualmente impiegati, ventiquattrore su ventiquattro, per l’operazione strade sicure, o ancora, alle migliaia di militari impiegati in Paesi stranieri e lontani dai propri cari, in contesti dove può capitare che si torni dentro una cassa di legno.

Sembrerebbe che il Parlamentare non conosca tali realtà ma ciò che “preoccupa” del pensiero del Morrone è ciò che aggiunge successivamente, ovvero, che secondo il suo autorevole pensiero gli pareva strano che dei militari potessero partecipare ad un convegno organizzato dal Sindacato Militare e che per questo, visto che esso “così ha detto” conosce il Comandante della base in Forlì, si sarebbe sincerato se fosse regolare tale attività.

Nel tranquillizzare l’Onorevole Morrone senza che scomodi il Comandante, sul fatto che sabato 5 ottobre tutti i militari che lo vorranno potranno liberamente partecipare all’evento, cogliamo l’occasione per chiedere al capo politico della Lega Matteo Salvini se la posizione ed il pensiero dell’ex Sottosegretario Jacopo Morrone nei confronti dei militari rispecchi il pensiero della Lega, noi crediamo ed auspichiamo di nò.

Inoltre, noi di Libera Rappresentanza dei Militari chiediamo quale sia la posizione del Segretario Matteo Salvini e della Lega rispetto al riconoscimento dei diritti sindacali per i Militari Italiani e se questo coincide con quanto espresso chiaramente dal Parlamentare ed ex Sottosegretario On. Jacopo Morrone.

La Segreteria Generale.




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