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IL 32° STORMO

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Il 32° Stormo è uno dei Reparti operativi dell’Aeronautica Militare alle dipendenze del Comando delle Forze da Combattimento dell’Aeronautica Militare, che a sua volta dipende dal Comando della Squadra Aerea.

Lo stemma attuale è di origine postbellica e rappresenta un falco con gli artigli protesi verso il basso pronto a colpire la preda. I Piloti del 32° Stormo sono denominati pertanto “Falchi”.

Attualmente dal 32° Stormo di Amendola dipendono il 13° Gruppo Volo, il 28° Gruppo Volo APR (Aerei a Pilotaggio Remoto), il neocostituito 61° Gruppo Volo APR e la 632^ Squadriglia Collegamenti.

Il 13° Gruppo Volo, riattivato il 19 aprile 2016 e di cui quest’anno ricorre il centenario della fondazione (8 novembre 1917), è stato il primo in Italia ed in Europa ad acquisire il velivolo JSF ed attualmente sta procedendo ad un rapido incremento delle capacità del sistema d’arma per il raggiungimento della sua piena operatività.

Il 28° Gruppo Volo APR, dotato di aeromobili MQ9-A (Predator “B”) e MQ1-C (Predator “A+”), unità del Reparto estremamente dinamica e costantemente impiegata negli ultimi 12 anni al di fuori dei confini nazionali, assolve il compito di acquisire e mantenere le capacità di condurre operazioni aeree con assetti a pilotaggio remotoTra i numerosi riconoscimenti, nel 2013 ha ricevuto un encomio solenne da parte della Forza Armata.

La novità è rappresentata dal 61° Gruppo Volo APR, ricostituito il 10 luglio 2017 ed ubicato sulla base di Sigonella (CT), è la nuova unità operativa dell’Aeronautica Militare, dotata di velivoli a pilotaggio remoto MQ1-C (Predator “A+”) con il compito di consolidare e rafforzare la presenza e l’attività di sorveglianza dei velivoli APR nell’ambito del concorso al dispositivo di sicurezza nazionale, specialmente per quanto riguarda il Mediterraneo.

Alla 632^ Squadriglia Collegamenti sono assegnati i velivoli addestrativi MB-339 in varie versioni per consentire ai piloti di velivoli APR un adeguato livello addestrativo anche su aeromobili a pilotaggio tradizionale.

Attività operative

Solo per citare le operazioni più importanti degli ultimi anni, vanno menzionate le missioni effettuate con velivoli AM-X “Deliberate Guard” in Bosnia-Erzegovina e “Allied Force” in Kosovo. Numerose sono state inoltre le missioni dello stesso assetto in ambito nazionale per fornire un importante contributo alla sicurezza aerea in occasione di importanti Grandi Eventi svolti nell’area romana. Gli assetti Predator del Reparto sono stati impiegati, a partire dal 2005, in tutte le principali operazioni nazionali e non quali, ad esempio: “Antica Babilonia” in Iraq, “EUNAVFOR Atalanta” nel Corno d’Africa e “Mare Nostrum” ed EUNAVFOR MED nel Mediterraneo. Attualmente l’assetto opera nelle missioni “Joint Enterprise” in Kosovo, “Mare Sicuro” nel Mediterraneo e, con un rischieramento in Kuwait, a supporto dell’operazione internazionale “Inherent Resolve“. In ambito nazionale i velivoli Predator sono stati inoltre impiegati a supporto delle forze di Pubblica Sicurezza durante Grandi Eventi quali il G8 de L’Aquila ed il recentissimo G7 di Taormina. Entrambi gli assetti AM-X e Predator del 32° Stormo hanno operato contestualmente nelle missioni internazionali “Unified Protector” in Libia e “ISAF” (International Security Assistance Force) in Afghanistan.

Per il contributo fornito nelle recenti missioni internazionali a cui ha contribuito l’Aeronautica Militare, il Reparto ha ricevuto, nel 2014, un Encomio Solenne e la sua Bandiera di Guerra – già decorata di medaglia d’argento al Valor Militare, è stata insignita nel 2015 dell’onorificenza di “Cavaliere” dell’Ordine Militare d’Italia.

La recente acquisizione e introduzione in servizio operativo del velivolo di 5^ generazione JSF, ospitato in innovative infrastrutture particolarmente orientate alla sostenibilità ambientale e all’efficienza energetica, e le numerose e diversificate missioni in operazioni reali svolte su tre schieramenti in Italia ed all’estero dal sistema d’arma Predator, rendono il 32° Stormo di Amendola uno dei Reparti più operativi e all’avanguardia della Forza Armata.

Le peculiari e consolidate capacità ISTAR (Intelligence, Surveillance Target Acquisition e Reconnaissance) del sistema d’arma Predator in dotazione al 32° Stormo, lo rendono uno degli assetti dell’AM più ricercati per l’utilizzo “dual use” a favore della collettività, e in questo contesto rientra l’accordo di collaborazione siglato nel 2014 con le Forze di Pubblica Sicurezza allo scopo di contribuire alla cornice di sicurezza in occasioni di eventi a rilevanza internazionale.

Inoltre, per rispondere con successo alle esigenze di interoperabilità e prontezza operativa, e per adeguarsi all’evoluzione che sta coinvolgendo tutte le Forze Armate anche alla luce dei contenuti del “Libro Bianco per la sicurezza internazionale e la difesa”, lo Stormo è stato da poco riconfigurato con un’innovativa struttura ordinativa.

Un Reparto pienamente integrato nella realtà socio-economica del territorio di Capitanata che, grazie soprattutto al suo personale, contribuisce con il suo quotidiano agire ad un’Aeronautica Militare moderna ed efficiente, in grado di operare nelle più diversificate condizioni al fine di assicurare la necessaria cornice di sicurezza al Paese.

Uno Stormo che affonda le radici in un importante passato aeronautico, che opera nel presente con passione e senza soluzione di continuità e che si predispone al meglio per affrontare le sfide del futuro.

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