“Assistiamo con sconcerto e preoccupazione a irrituali incontri politico sindacali che, non solo inficiano il lungo percorso di responsabile confronto tra i Governi e i legittimi rappresentanti delle donne e uomini del Comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico ma, in maniera preoccupante, lasciano intravedere superficialità nel trattare delicate questioni che attengono agli interessi dei lavoratori preposti alla sicurezza del Paese” – dichiarano Giuseppe Tiani Segretario Generale del SIAP (Polizia di Stato), Donato Capece Segretario Generale del Sappe (Polizia Penitenziaria), e Marco Enzo Letizia Segretario nazionale Anfp (Funzionari e Dirigenti di Polizia).
“Il Confronto tenutosi a Palazzo Chigi pochi giorni or sono tra il premier Conte ed il Cocer Interforze composto dai rappresentanti di Esercito, Aereonautica, Marina e Guardia Costiera, Carabinieri e Guardia di Finanza, accompagnati dal Ministro della Difesa Trenta, connota una fuga in avanti che non può essere tollerata in quanto i temi trattati interessano direttamente anche il personale delle Forze di Polizie ad ordinamento civile della Polizia di Stato e Polizia Penitenziaria.
“Il tema della Sicurezza è centrale, nella della vita del Paese e dell’Europa, particolarmente vivo nel dibattito pubblico e politico, oggetto di costante campagna mediatica ed elettorale, che non può essere declinato esclusivamente nelle accezioni che attengono al contrasto del fenomeno migratorio e ai riflessi in tema di ordine e sicurezza pubblica, oltre le gravi e note problematiche che vivono i poliziotti penitenziari negli istituti di pena”.
“Per garantire il corretto vivere civile a tutti i cittadini e garantire la serenità dei processi sociali e democratici, e necessario occuparsi non solo degli aspetti tecnico giuridici, fondamentali per garantire l’efficace azione delle Forze di Polizia, ma anche di tutta la parte che riguarda i diritti e le tutele del personale, comprese quelle utili a garantire il giusto e doveroso ristoro economico in tema di specificità e adeguata retribuzione degli operatori delle Forze di Polizia e dei Dirigenti e Autorità provinciali e locali di PS ”.
“In un momento in cui vige la vacanza contrattuale e, rammentiamo che il contratto di lavoro è scaduto il 31 dicembre 2018, mentre la coda contrattuale del triennio 2016/2018 segna il passo al pari dei correttivi al riordino delle carriere e delle funzioni che non si sono ancora concretizzati. Una corretta prassi di confronto tra i rappresentanti del personale e il Governo dovrebbe mantenere fede agli imprescindibili principi di imparzialità rispetto a tutti i corpi armati dello Stato e a tutti gli uomini e donne che indossano l’uniforme.”
“Pertanto ci aspettiamo che, senza indugio, il Presidente Conte e il Governo convochi i rappresentanti della Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria e dei Vigili del Fuoco al fine di affrontare anche con noi i temi delle politiche economiche e di bilancio che hanno ricadute sul nostro comparto, oltre al confronto su argomenti specifici come, i correttivi al riordino delle carriere e delle funzioni, il rinnovo del contratto di lavoro, la previdenza complementare e di tutti quegli aspetti che da anni attendono soluzioni per migliorare la vita professionale e degli operatori della sicurezza, la cui ricaduta e connessa all’efficienza dei servizi che dobbiamo rendere ai cittadini”.
Se ciò non avvenisse in tempi brevi il segnale che ci giungerà sarà di ingiustificata chiusura e parzialità al quale non potremo che reagire, con ferma determinazione utilizzando gli strumenti di lotta democratica del Sindacato.