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I carabinieri-soccorritori

I carabinieri della stazione di ascoli piceno in servizio la notte del 24 agosto 2016, la notte del terremoto che ha distrutto arquata e pescara del tronto. i militari, per primi intervenuti a pescara del tronto, hanno salvato da sotto le macerie parecchie vite. da sx Bruni Daniele, De Matteis Romolo, Saputelli Cristian e Traini Fabrizio (tutti appuntati scelti). ANSA / cristiano chiodi

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“Siamo uomini, padri, figli, nipoti. In quel momento vedevamo quella popolazione come la nostra”: è lapidario l’appuntato scelto Cristian Saputelli, uno dei primi carabinieri e mettere piede a Pescara del Tronto, dove alle 3.36 del 24 agosto sembrava essere esplosa una bomba atomica.

Le scosse violente, i crolli, la polvere e il buio pesto non hanno fermato né lui né i suoi commilitoni: si sono messi a scavare tra le macerie, a mani nude, hanno salvato intere famiglie, bambini, anziani, padri e madri. Arrivano nel paese poco dopo la prima violenta scossa, sono in quattro. Romolo De Matteis, Daniele Bruni, Fabrizio Traini e Saputelli appunto. Sono della compagni di Ascoli Piceno. Con loro ci sono anche 30 unità del Corpo forestale dello Stato, che si guadagneranno anche loro il titolo di ‘eroi’.

De Matteis ha fatto anche impazzire il web: una foto – scattata da un forestale, Fabio Di Benedetto – lo ha immortalato coperto di polvere e visibilmente provato in mezzo alle macerie durante le operazioni di soccorso.

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