Un automobilista avrebbe guidato parlando al cellulare: ma il vigile urbano che decise di multarlo non gli contestò subito, come previsto, l’infrazione ma si limitò a prendere il numero di targa della vettura e, tornato in ufficio, a predisporre gli atti per confezionare la sanzione, inviandola poi a casa.
Ora, decidendo su un ricorso dello stesso proprietario dell’auto, il giudice di pace di Firenze ha dichiarato illegittima la multa, perché in palese violazione dei diritti di difesa, e l’ha annullata.
Inoltre, lo stesso giudice ha condannato un Comune del Fiorentino a pagare le spese legali sollevando l’automobilista da ogni onere.
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