Governo Meloni: Adolfo Urso potrebbe essere il prossimo Ministro della Difesa

Adolfo Urso potrebbe rivestire la carica di Ministro della Difesa nel nuovo governo Meloni. Attualmente è il presidente del Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica

Adolfo Urso è l’attuale presidente del Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica: lui potrebbe essere il prossimo Ministro della Difesa nel governo Meloni. Ha alle spalle una lunga carriera caratterizzata da quarant’anni di militanza nella destra italiana. Scopriamo il suo curriculum.

Adolfo Urso è nato a Padova il 12 luglio 1957 ed è un politico italiano. Lui ricopre il ruolo di presidente della Fondazione Farefuturo e senatore della Repubblica per Fratelli d’Italia dal 2018. È anche presidente del Copasir ed è stato deputato alla Camera dal 1994 al 2013, per un totale di 5 legislature. Il suo nome è in pole per il Ministero della Difesa nel nuovo governo Meloni. Scopriamo la sua biografia e poi ripercorriamo le principali tappe della sua carriera politica.

I genitori di Urso sono siciliani, precisamente di Acireale. Quando ha raggiunto la maggiore età lui si è trasferito a Roma, dove si è laureato in sociologia, presso l’Università La Sapienza.

È diventato giornalista professionista ed è iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio dal 1984. Inizialmente ha collaborato con il foglio giovanile “Controcorrente” ad Acireale, poi al Secolo d’Italia. Nel 1991-92 ha assunto il ruolo di vice-direttore del quotidiano Roma. Nel 1993-94 è diventato capo redattore de L’Italia settimanale. Dal 1994 è stato anche direttore della rivista Charta Minuta. Urso è stato promotore della fondazione Osservatorio parlamentare e nel 2007 ha costituito la Fondazione Farefuturo. Di questa è stato segretario generale e dal febbraio 2011 ne è presidente.

Chi è Adolfo Urso, curriculum e carriera politica

Urso ha iniziato a muovere i primi passi in ambito politico agli inizi degli anni ottanta, nella Direzione nazionale del Fronte della Gioventù. Si tratta dell’organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano (MSI) guidata da Gianfranco Fini. Alla fine degli anni ’80 diventa uno dei leader della componente interna del MSI, “Proposta Italia”, guidata da Domenico Mennitti.

Lui è stato tra i principali promotori della nascita di Alleanza Nazionale. Ne è diventato coordinatore nazionale del comitato promotore dal novembre 1993. Dopo essere stato eletto alle elezioni politiche del 1994 per il Polo delle libertà, si è iscritto quindi al gruppo parlamentare di Alleanza Nazionale (AN). Ha presentato nella XII e XIII legislatura vari disegni di legge in materia di trasporti. Poi anche altre proposte che includono l’indulto per le pene relative a reati commessi con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordinamento costituzionale che non abbiano provocato la morte, l’elezione di un’assemblea costituente per la revisione dell’ordinamento della Repubblica italiana (disegno di legge costituzionale), l’istituzione del Ministero del mare e dell’Agenzia di Stato per la sicurezza aeronautica.

In Alleanza Nazionale Urso è stato leader, insieme ad Altero Matteoli e Domenico Nania della corrente Nuova Alleanza.

Nel 2001 è stato chiamato a far parte del Governo Berlusconi II come viceministro alle Attività Produttive, con delega al Commercio estero. Successivamente diventa esponente di Generazione Italia, la corrente finiana del Popolo della Libertà. Il 2 agosto 2010 aderisce al gruppo parlamentare Futuro e Libertà.

Il 19 aprile 2011 Urso fonda l’associazione Fareitalia. L’associazione ha come obiettivo quello di “creare le condizioni culturali e politiche per la nascita di un nuovo centrodestra che sia davvero liberale e solidale, moderno ed europeo, nel quadro di un bipolarismo maturo in cui sia possibile il confronto, il dialogo e l’incontro tra proposte politiche diverse” con un saldo riferimento al Partito Popolare Europeo.

Il 9 luglio si dimette da FLI, insieme ad Andrea Ronchi e Giuseppe Scalia, e va nel gruppo misto.

La sua carriera politica prosegue con Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, partito a cui aderisce nel 2015. Nel gennaio del 2018 Urso si candida al Senato della Repubblica nelle circoscrizioni Sicilia e Veneto nella file di Fratelli d’Italia. il 5 marzo è eletto in Veneto.

Nella XVIII legislatura è stato eletto vicepresidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (COPASIR). Si è dimesso però il 14 aprile 2021 protestando contro le mancate dimissioni del presidente, l’esponente della Lega Raffaele Volpi, dopo la nascita del governo Draghi. Il 9 giugno 2021 viene eletto presidente.

Alle elezioni politiche anticipate del 25 settembre 2022 viene rieletto al Senato nella circoscrizione Veneto. Ora lui è in pole per il Ministero della Difesa nel nuovo governo Meloni.

FONTE e foto Ilgiornaleditalia.it

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