Gonna e stellette, sono più di 11mila le donne che servono la Patria in armi. Carabiniere, soldatesse e marinaie d’Italia. Da quando nel 2000 è stato aperto l’arruolamento anche alle ragazze, le nostre Forze armate si sono tinte di rosa. Siamo stati lenti a riconoscere la parità di genere, bisogna essere onesti. Ultimi tra i paesi della Nato a permettere alle donne di indossare la divisa.
Stando all’ultima relazione sullo stato della disciplina militare trasmessa dal governo al Parlamento, il 31 dicembre 2015 l’Italia poteva contare su 11.895 militari donne. Ci sono 1.340 ufficiali, 1.374 sottufficiali, 9.181 tra graduati, militari di truppa e allieve nelle varie scuole di addestramento.
La parola d’ordine, neanche a dirlo, è parità. Nei primi anni dopo l’apertura degli arruolamenti, al personale femminile era precluso il servizio nei sottomarini (per evidenti problemi di spazio e impossibilità di creare ambienti separati). Oggi gli impieghi sono in tutto e per tutto uguali agli uomini. Ci sono donne impiegate come piloti di aerei ed elicotteri, donne negli equipaggi dei carri armati, donne imbarcate in tutte le unità della Marina militare.
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