Ha tentato di uccidersi nel carcere di Frosinone dove è ristretto ma è stato salvato dal tempestivo intervento degli Agenti di Polizia Penitenziaria in servizio.
E’ accaduto oggi e a darne notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, che plaude al provvidenziale intervento degli Agenti di servizio.
Il Segretario nazionale del Sappe Lazio, Maurizio Somma, ed i dirigenti della Segreteria Locale SAPPE, Franco d’Ascenzi e Piero Pennaccia, evidenziano come, ancora una volta,
“è solamente grazie ai poliziotti penitenziari, gli eroi silenziosi del quotidiano a cui va il ringraziamento del SAPPE per quello che fanno ogni giorno, se il numero delle tragedie in carcere è fortunatamente contenuto.
E’ evidente a tutti che è necessario intervenire con urgenza per fronteggiare le costanti criticità penitenziarie. Il suicidio è spesso la causa più comune di morte nelle carceri. Gli istituti penitenziari hanno l’obbligo di preservare la salute e la sicurezza dei detenuti, e l’Italia è certamente all’avanguardia per quanto concerne la normativa finalizzata a prevenire questi gravi eventi critici.
Ma il suicidio e il tentato suicidio di un detenuto rappresentano un forte agente stressogeno per il personale di polizia e per gli altri detenuti”.
Sulle dinamiche dell’evento critico accaduto, Somma ed i responsabili della Segreteria frusinate del SAPPE spiegano che “oggi attorno alle ore 13, un detenuto di poco più di 30 anni di origine Domenicana ha tentato di impiccarsi, utilizzando alcuni lacci per scarpe.
Ne ha ricavato una corda rudimentale e legandola alla grata della finestra ha messo in atto l’insano gesto.
Solo grazie all’esperienza e alla professionalità dell’addetto di sezione insospettito dal rumore, è stata evitata la tragedia. Al collega andrebbe una ricompensa, come a tanti altri baschi azzurri che ogni giorno con grande senso umano e spirito di abnegazione si distinguono all’interno degli Istituti di pena dimenticati da tutti:
Eroi silenziosi. È in queste circostanze che ci si chiede cosa ne pensa il Garante per i diritti delle persone private della libertà, sempre pronto a puntare il dito contro la Polizia Penitenziaria!
Fortunatamente il tempestivo intervento dell’agente e degli altri colleghi di turno ha evitato il peggio. Un plauso e un doveroso ringraziamento va rivolto a tutti il gruppo di agenti di turno”.
Il segretario generale del SAPPE Donato Capece esprime apprezzamento per la professionalità dimostrata dai poliziotti penitenziari del carcere di Frosinone a e commenta:
“l’ennesimo tentato suicidio di una persona detenuta, sventato in tempo dalla professionalità ed attenzione dei poliziotti che va ricordato essere degli specialisti nel trattamento dei detenuti, dimostra come i problemi sociali e umani permangono, eccome, nei penitenziari.
Negli ultimi 20 anni le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno sventato, nelle carceri del Paese, più di 21mila tentati suicidi ed impedito che quasi 170mila atti di autolesionismo potessero avere nefaste conseguenze”.
“Il SAPPE si rivolge al Ministro della Giustizia Marta Cartabia: “a Lei chiediamo un cambio di passo sulle politiche penitenziarie. Speriamo abbia quel coraggio che non ha avuto Alfonso Bonafede per risolvere le priorità penitenziarie”.
Roma, 6 giugno 2021
Dott. Donato CAPECE – segretario generale SAPPE