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Forze speciali italiane già in Libia per preparare l’intervento militare?

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Una fonte che chiede di essere definita soltanto come “western officiai” dice al Foglio che l’Italia ha mandato pochi uomini delle sue Sof in Libia per preparare un possibile intervento militare. Sof è un acronimo inglese che sta per Special operations forces e indica le forze speciali. Secondo la fonte, si tratterebbe di una manciata di operatori che si muove vicino a Zuwara e a Sabratha, due piccole città sulla costa della Libia che stanno tra la capitale Tripoli e il confine con la Tunisia. I militari si appoggiano ai servizi segreti italiani, che sono presenti in pianta stabile in quella zona a causa della presenza delle infrastrutture di Eni che, tra le altre cose, sono una questione di sicurezza nazionale. Questa nuova missione fa parte di un cambiamento importante: dalla tutela del settore energia si passa alla preparazione di un intervento.

Pressioni americane per un intervento italiano in Libia

“Gli Stati Uniti stanno facendo pressione sull’Italia per un’azione militare in Libia”, dice la fonte, – e questo è un punto che nel corso dell’ultimo anno è stato confermato da fonti diplomatiche disparate. Dal punto di vista tecnico funziona così: c’è un italiano sul posto che fa da riferimento e che tiene i contatti con i capi dei clan locali – per esempio, un nome: Abu Mussa Grin, che “non è sulla lista dei cattivi degli italiani” – per instaurare un rapporto di collaborazione, tenere aperti i canali di comunicazione, ottenere informazioni. Altri italiani vanno e vengono e non sono riconoscibili come militari da un osservatore casuale.

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http://www.secoloditalia.it/2015/12/forze-speciali-italiani-gia-in-libia-per-preparare-lintervento-militare/

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