Il governo Renzi promise, con l’intervento del ministro dell’Intero dell’epoca, un poker di iniziative a sostegno del comparto sicurezza-difesa.
Si annunciò la conferma del bonus degli 80 euro, il rinnovo del contratto, il riordino delle carriere e stanziamenti per nuove assunzioni.
Denunciammo l’insufficienza dei mezzi economici contenuti nell’articolo 52 dellalegge di bilancio, ed oggi ne abbiamo più che la conferma, visto che al 9 gennaio non si è avuta nemmeno la certezza del bonus degli 80 euro nelle buste paga di fine mese degli appartenenti alle forze armate e alle forze di polizia.
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