Iniziati i lavori da parte delle commissioni congiunte, Affari Sociali e Lavoro, sulla proposta di legge, sottoscritta da deputati rappresentativi di pressoché tutti i gruppi presenti alla Camera, che muove dai lavori della Commissione di inchiesta sugli effetti dell’utilizzo dell’uranio impoverito, e dunque dalle diverse criticità emerse che investono l’attività del personale delle Forze armate.
Il testo si muove lungo tre distinte direttrici, la prima delle quali è l’esigenza di garantire l’effettiva applicazione delle disposizioni relative alla tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, attraverso la previsione di specifici meccanismi di attuazione che tengano conto – è questa la seconda linea direttrice – della specificità del settore, secondo modalità già individuate dalla giurisprudenza, la quale, come ha sottolineato la Corte di Cassazione in alcune sue pronunce, pur essendo innegabile, non può essere invocata per giustificare una riduzione dei livelli di tutela previsti dall’ordinamento per la generalità dei lavoratori, né per ridimensionare la responsabilità del datore di lavoro in materia di prevenzione degli infortuni.
Infine, la proposta si basa sul coinvolgimento delle figure professionali che, per il loro grado di conoscenza e per il continuo aggiornamento, meglio possono garantire l’effettività della prevenzione dei rischi e delle misure cautelari.
Leggi tutto, clicca QUI