Filmino in caserma. “Ora vogliamo capire da dove sia nato tutto”

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“Perché, da chi e per favorire chi nasce quesa vicenda?”. È la domanda che si pone l’avvocato Massimiliano Casagrande, difensore dell’ex comandante della compagnia dei carabinieri di Comacchio, prosciolto definitivamente dalla Cassazione per la storia del filmino girato in caserma.

“Non capiamo da dove nasca tutto – continua l’avvocato -. La Cassazione ha posto la parola fine alla vicenda basata su accuse prive di fondamento, aria fritta, su cui già il gup del tribunale di Verona, addirittura senza entrare nel merito, si pronunciò con una sentenza di non luogo a procedere: non c’erano gli elementi per sostenere l’accusa”.

La procura militare fece ricorso per Cassazione, senza però cambiare il finale. “A prescindere da come sia finita – afferma Casagrande – restano dei lati oscuri: capire le reali motivazioni da cui è scaturita la vicenda”. Per questo il legale annuncia “nuove iniziative giudiziarie” nei prossimi mesi, ma offre già una chiave di lettura che, al momento, è ovviamente piantata nel campo delle ipotesi: “A mio avviso questa vicenda nasce per eliminare e far trasferire alcune figure chiave all’interno della compagnia di Comacchio. La domanda è: a chi poteva giovare? Ci riserviamo qualsiasi iniziativa giudiziaria che possa portare a chiarire completamente questa vicenda”.  FONTE

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