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Fesi 2018: il Cocer chiede minori sperequazioni al Ministro della Difesa

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Lo scorso 30 ottobre il Cocer del Comparto Difesa tramite delibera ha chiesto al Ministro della Difesa ElisabettaTrenta di farsi promotore di una iniziativa governativa finalizzata ad attribuire 55 milioni di euro da destinare al Fesi delle tre Forze Armate, ponendo cosi rimedio alle sperequazioni createsi in passato,  a seguito dello stanziamento approvato con la Legge di Stabilità 2014.

Nella stessa delibera, il  Cocer consiglia da dove attingere per reperire  i fondi necessari per il Fesi, come ad esempio dagli “utili di Difesa SPA e dai risparmi derivanti dalla 244/12 ( Riforma dello Strumento militare). Continua ↓



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Secondo il Cocer inoltre,  non è corretto inserire le maggiorazioni riferite alle attività svolte dal personale, in quanto il Fesi non è strumento idoneo al riconoscimento economico  dell’attività operativa e di specialità che deve essere trattato in ambito concertativo come previsto dalla legge n° 78/1983.

Infine il  Cocer si dichiara non concorde su diverse tematiche ,  quali la quota attribuita ai graduati+17 proposta dallo Stato Maggiore Difesa , poiché non rispecchia le aspettative di categoria;

l’ingiusta esclusione dall’ istituto per coloro che vengono sanzionati con la consegna di rigore;

La mancata considerazione dei giorni di presenza per assenze dovute a patologie/infermità a cui  è stata riconosciuta la causa di servizio, terapie salvavita di cui all’art.13 DPR n. 171,  ed il Recupero  Festività.



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