La nota del Ministro della Difesa Elisabetta Trenta sulla propia pagina fb:
La storia di una giovane, appena 16anni. Il suo incubo, le violenze subite dal padre: un militare. È sconvolgente. È talmente brutale la notizia, da non lasciare spazio alle parole. Non voglio dire altro, solo esprimere la mia vicinanza alla ragazza e stringerla in un grande abbraccio. Lo Stato Maggiore dell’Esercito provvederà quanto prima a prendere le opportune misure nei confronti del soldato arrestato. Un soggetto del genere non è degno di indossare l’uniforme, ne’ di essere chiamato uomo.
La nota congiunta del ministero della Difesa-Stato Maggiore dell’Esercito riportata dal portale ANSA:
L’Esercito esprime “profondo sdegno e condanna”, dopo aver appreso dell’adozione di misure cautelari nei confronti del militare da parte del tribunale di Velletri su delega della Procura della Repubblica. “Il militare coinvolto si è macchiato, laddove le attività di indagine lo confermassero, di un comportamento riprovevole, immorale e inaccettabile, ancor più aggravato per uomini e donne che indossano l’uniforme e rappresentano lo Stato. Confermando totale disapprovazione e pieno rigore nel perseguire i comportamenti che violano i principi e i valori su cui si fonda l’Istituzione e assicurando la massima collaborazione e trasparenza con gli organi inquirenti, l’Esercito ha già avviato tutte le procedure per l’immediata sospensione del militare dal servizio”. Questo isolato avvenimento “viola l’etica militare, e lede fortemente la dignità e l’onore di tutto il personale dell’Esercito che, invece, con profonda onestà, professionalità, e spirito di sacrificio, quotidianamente svolge il proprio dovere”
La nota del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli: oltre ad esprimere a nome sue e di tutti gli appartenenti alle Forze Armate, “la piena vicinanza e la solidarietà alla giovane che ha denunciato le violenze”, ha tenuto a precisare che:
“Qualunque militare si macchiasse di tali comportamenti riprovevoli , violerebbe anche l’etica militare, nonché la dignità e l’onore di tutto il personale con le stellette che quotidianamente con profonda onestà, senso del dovere e vicinanza alla collettività svolge il proprio dovere”.
“In questi casi – ha concluso il Capo di Stato Maggiore della Difesa – le Forze Armate agiranno sempre in maniera ferma, rigorosa e severa al fianco della magistratura nell’accertamento delle responsabilità e prendendo gli adeguati provvedimenti nei confronti degli interessati”.