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F-35C della US Navy si schianta su portaerei nell’oceano Pacifico: 7 feriti

220122-N-PQ495-1198 PHILIPPINE SEA (Jan. 22, 2022) An F-35C Lightning II, assigned to the ???Argonauts??? of Strike Fighter Squadron (VFA) 147, prepared to launch off the flight deck of Nimitz-class aircraft carrier USS Carl Vinson (CVN 70) and an F-35C Lightning II, assigned to the ???Black Knights??? Marine Strike Fighter Squadron (VMFA) 314, prepared to launch off the flight deck of Nimitz-class aircraft carrier USS Abraham Lincoln (CVN 72) Jan. 22, 2022. Operating as part of U.S. Pacific Fleet, units assigned to Carl Vinson and Abraham Lincoln Carrier Strike Groups, Essex and America Amphibious Ready Groups and Japan Maritime Self-Defense Force, are conducting training to preserve and protect a free and open Indo-Pacific region. (U.S. Navy photo by Mass Communication Specialist Seaman Larissa T. Dougherty)

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Il pilota è ricoverato e versa in condizioni stabili. Poco prima dell’impatto stava effettuando manovre di routine.

Altri sei i militari che stazionavano sul ponte della portaerei sono rimasti feriti, per tre di loro si è reso necessario il trasporto presso una struttura medica a Manila, nelle Filippine. Gli altri marinai sono stati solo medicati.

Sul caso è stata aperta un’ inchiesta.  Un portavoce della 7a flotta della Marina in Giappone, il tenente Mark Langford, questa mattina ha sostenuto che malgrado tutto, l’impatto sul ponte di volo del Vinson è stato “superficiale” e che la nave ha ripreso le normali operazioni.

Per quanto riguarda l’F-35, “lo stato del recupero è tuttora in corso”. Questo è il primo incidente per un F-35C, la variante della US Navy del caccia stealth monomotore, progettato per le operazioni al largo delle portaerei.

L’F-35A, pilotato dall’Air Force, decolla e atterra su piste convenzionali, e l’F-35B, la versione Marine Corps, è un velivolo da atterraggio verticale a decollo corto che può operare al largo delle navi d’assalto anfibie della Marina.

Versioni dell’F-35 sono pilotate anche da alleati e partner statunitensi, inclusi Giappone, Corea del Sud, Regno Unito, Australia, Italia, Norvegia, Paesi Bassi e Israele. 

La variante della US Navy “presenta un carrello di atterraggio più robusto per gestire decolli e atterraggi dalle portaerei, ali pieghevoli per adattarsi a un ponte di volo affollato, ali più grandi, un carico utile leggermente più grande e un raggio operativo leggermente più lungo”.

L’F-35C è stata l’ultima delle tre varianti a diventare operativa, solo nel 2019 . La Carl Vinson è stata la prima delle 11 portaerei della US Navy a schierarlo.

Purtroppo, nota dolente, bisogna segnalare che soltanto lo scorso novembre, un F-35B britannico si è schiantato nel Mar Mediterraneo al largo della portaerei HMS Queen Elizabeth. 

Nel maggio 2020,ancora uno schianto di un F-35 dell’aeronautica americana in fase di atterraggio presso la base dell’aeronautica di Eglin in Florida. L’Air Force ha attribuito l’incidente a una varietà di fattori che coinvolgono il pilota e i sistemi dell’aereo.

Nell’aprile 2019, un F-35 giapponese si è schiantato nell’Oceano Pacifico al largo del Giappone settentrionale, causando la morte del pilota. L’esercito giapponese ha attribuito quell’incidente al disorientamento spaziale , “una situazione in cui un pilota non può percepire correttamente la posizione, l’atteggiamento, l’altitudine o il movimento di un aeroplano”.

Nell’incidente di  ieri, la Carl Vinson e la sua scorta stavano operando nel Mar Cinese Meridionale insieme all’USS Abraham Lincoln Strike Group in operazioni a doppia portaerei, ciò ha provocato la risposta di pechino che ha inviato 39 caccia militari nella zona di identificazione della difesa aerea autodichiarata di Taiwan, la più grande incursione di aerei cinesi di quest’anno.

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